REDAZIONE MONZA BRIANZA

Spazzolone e pillole di saggezza "Chiamateci ancora bidelli"

Vanno in pensione anche due collaboratori scolastici della scuola media Bonatti. A Giovanni Cutroneo e Bruna Barni piace sentirsi chiamare bidello e bidella, perché il termine racchiude uno status fatto di attimi di vita e di simboli.

"Sono un bidello all’antica - dice di sé Giovanni - ai ragazzi chiedo educazione e rispetto per i compagni, gli adulti e poi anche per le suppellettili della scuola". Quando scrivono su un banco, rompono una maniglia o una sedia il bidello li prende in disparte e spiega loro che va ripagato con i soldi delle tasse che i loro genitori versano allo Stato e poi al Comune.

"Spegni la luce, chiudi l’acqua, abbi cura delle cose, perché le paghi anche tu", insegna Giovanni e i ragazzi rimangono increduli.

Giovanni Cutroneo è arrivato a Milano a 12 anni dalla Calabria, ha studiato da muratore, ha fatto la guardia giurata. Poi ha tentato di tornare al suo paese, ma la ditta per cui lavorava non pagava. Da aprile ‘93 lavora nella scuola. A Monza è stato all’Hensemberger, alla media Ardigò, poi alla nona scuola media di Muggiò, 5 anni all’Isa della Villa Rreale e dal 2000 alla Bonatti. Nei mesi scorsi ha dovuto sanificare la scuola più volte per la pandemia, ma anche in seguito ai lavori di elettricisti e impiantisti. Conosce tutto della scuola Giovanni e dà le istruzioni ai tecnici. Tutti fanno riferimento a lui: "Le ragazze mi chiedono come fare con il ragazzo che fa battere il cuore e mi raccontano il loro dispiacere quando i genitori si separano".

Con Giovanni va in pensione un altro pezzo di storia della scuola, la sua collega Bruna: "Noi bidelli - dice - abbiamo il primo impatto con i ragazzi. Ce ne sono di tranquilli e problematici in tutte le scuole, dalle medie all’Olivetti. A volte escono dalla classe perché non ce la fanno più a stare seduti e allora vengono da me, scambiamo due parole e poi li esorto a tornare in classe. Ringrazio dirigenti, colleghi, insegnanti e alunni - dice - sarete sempre nel mio cuore".

C.B.