
Sangue, nordafricani e Parco delle Groane. Un deja vu, negli ultimi anni, nell’area a cavallo tra le province di Milano, Monza e Varese, che spesso ha avuto come filo conduttore lo spaccio di droga. Ed è in questa direzione prioritaria che, fin da subito, si sono concentrati ieri sera i carabinieri della compagnia di Rho, quando davanti ai loro occhi, steso per terra in una pozza, hanno trovato un magrebino. Con un proiettile nell’addome. Si tratterebbe di un giovane intorno ai 30 anni, che sul momento è sembrato non parlare italiano. Privo di documenti. È stato portato all’ospedale Niguarda di Milano in codice rosso, ma l’intervento tempestivo e le cure immediate lo avrebbero portato fuori pericolo di vita.
È successo quando mancavano pochi minuti alle 20.30. La dinamica è ancora al vaglio dei militari, ma secondo una prima ricostruzione, l’uomo si trovava lungo via Cinque Giornate di Solaro, quando a un certo punto è stato avvicinato da una macchina e messo nel mirino da uno sconosciuto, che avrebbe esploso più colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’uomo.
Uno ha centrato lo straniero, facendolo stramazzare sull’asfalto. La macchina è poi sgommata via, facendo perdere, almeno per ora, le sue tracce. Alcuni residenti nella zona avrebbero sentito gli spari e allertato il 112. Sul posto si sono precipitate le ambulanze a sirene spiegate e le pattuglie dei carabinieri. La vittima è stata portata al pronto soccorso dove è stata messa sotto i ferri. I militari hanno avviato serrate indagini, cercando eventuali testimoni e tracce dei malviventi.
Immediato il pensiero al traffico di droga in quest’area, che nonostante le numerose operazioni delle forze dell’ordine degli ultimi anni non è mai stato debellato. E, anzi, continua a proliferare. Con un vato giro di affari ai danni di centinaia di disperati. Tra conti che, ogni tanto, non tornano. E si chiudono nel sangue.
Ale.Cri.