STEFANIA TOTARO
Cronaca

Sovraffollamento e stress "Il carcere sta scoppiando"

Il sindacato Uilpa della polizia penitenziaria scrive a direttrice e provveditorato. Oltre 700 detenuti per 411 posti: "Celle da due riempite in modo inumano".

Sovraffollamento e stress  "Il carcere sta scoppiando"

Sovraffollamento e stress "Il carcere sta scoppiando"

di Stefania Totaro

Per una capienza regolamentare di 411 detenuti, quelli presenti risultano 707. Il sindacato Uilpa della Polizia penitenziaria torna a denunciare "il grave stato di sovraffollamento rilevato nel carcere di Monza, che attualmente ha raggiunto numeri eccezionali, che stanno creando problematiche a livello di carichi di lavoro al personale di tutte le aree dell’istituto".

L’organizzazione sindacale della pubblica amministrazione della Uil ha inviato una lettera alla direttrice della casa circondariale di via Sanquirico, Cosima Buccoliero e al provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria. "La recente apertura del reparto Luce (che in passato era dedicato alle detenute donne e che, dopo anni di disuso, è stato rinnovato dai detenuti stessi e destinato al trattamento intensivo) non ha attenuato il problema del sovraffollamento – scrive il presidente di Uilpa Domenico Benemia – Infatti, la struttura con capienza di 80-90 posti ospita solo 45 detenuti, praticamente utilizzato a metà. Le sezioni detentive maggiormente affollate sono quelle progettate per ospitare 50 detenuti, con camere da due posti, dove troviamo in media 13-17 detenuti che dormono in modo inumano sulle brandine. Ci preme ribadire per l’ennesima volta che solo nell’istituto di Monza, esistono le brandine pieghevoli per i detenuti. Questa situazione disagiata per le persone che sono costrette a non avere un posto letto fisso dove riposare, come e quando vogliono, crea disagio a loro ed agli operatori che si trovano ad affrontare un eccesso di carico di lavoro, con conseguenze negative sulla tenuta psicofisica per affrontare quotidianamente una delle professioni più difficili e stressanti". Un clima che, a detta di Benemia, "genera conflitti tra i ristretti ed eventi critici anche verso gli operatori e a questo si aggiunge la problematica gestionale legata dell’aumento dei detenuti con problematiche psichiche che devono essere seguite da personale sanitario specializzato che ci risulta insufficiente".

Il sindacato chiede "l’attuazione di un vero sfollamento, pari al numero dei detenuti che dormono sulle brandine, eliminandole del tutto" e "il ripristino della regolare capienza delle camere a due posti letto". Necessario per Uilpa anche un "supporto di risorse economiche ed umane, altrimenti la situazione volge verso una deriva di affanno ed approssimazione, di cui la colpa non può essere affibiata ai soli operatori, che grazie alla loro grande professionalità ed attaccamento al dovere, resistono e reggono ancora". I reparti identificati come quelli con maggiore urgenza di rinforzi sono l’Area Sicurezza e l’Area Trattamentale.