Violenza all'asilo di Sovico in un frame dei carabinieri
Sovico (Monza Brianza), 12 gennaio 2022 - La maestra della scuola materna di Sovico accusata di maltrattare i suoi piccoli alunni ha patteggiato al Tribunale di Monza la pena ancora prima della chiusura delle indagini e senza risarcimento dei danni alle famiglie dei bambini, che insorgono: "Da parte sua neanche una lettera di scuse".
L'insegnante di 59 anni ha concordato in tempi record con il magistrato titolare del fascicolo penale, il sostituto procuratore monzese Giovanni Santini, che non aveva ancora concluso le indagini, la pena di 2 anni di reclusione con la sospensione condizionale, subordinata a una serie di condizioni. La prima un'ammissione di responsabilità, seppur ridimensionando l'accusa 'giustificata' dalla 'paura del Covid' nel periodo contestato, poi le dimissioni dalla scuola materna di Sovico, l'impegno a seguire un percorso di sostegno e infine una somma devoluta a un ente che si occupa della tutela dei bambini.
Nessun contatto è stato preso preso invece dall'imputata e dai suoi legali con le 11 famiglie che rappresentano 13 bambini della scuola materna coinvolti nell'inchiesta e che volevano costituirsi parti civili al processo. La maestra era stata colpita dalla misura cautelare dell'interdizione per un anno dall'esercizio della professione da un'ordinanza del Tribunale di Monza. Sotto accusa maltrattamenti nei confronti di 17 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, che sarebbero stati insultati e colpiti a calci e pugni secondo le immagini raccolte dalle telecamere installate dai carabinieri tra aprile e giugno scorsi.
Botte, trascinamenti, insulti e minacce: "Ti stacco la testa", "bestia", "oca", "beduini" e "vi taglio le mani", sono alcuni degli insulti della maestra captati dalle registrazioni.