L’ultima vittima è un pavese di 68 anni. Sette giorni fa è stato ucciso da un’auto mentre attraversava la strada provinciale. Con lui sono 18 i pedoni che hanno perso la vita in Lombarda dal 1° gennaio al 21 maggio. Dopo il Lazio, prima con 32, è la seconda regione con più morti. Il report è aggiornato in tempo reale dall’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che cura l’Osservatorio Pedoni.
Da inizio anno sono stati uccise 150 persone che camminavano lungo le strade. Un dato al ribasso, che conteggia i decessi sul posto o entro 30 giorni dall’incidente, escludendo invece i feriti che muoiono negli ospedali successivamente per le conseguenze riportate dal sinistro.
Il mese peggiore è stato gennaio con 51 vittime, a cui se ne aggiungono 36 a febbraio, 31 a marzo, 18 ad aprile e già 14 a maggio. Anche in Lombardia il primo mese dell’anno è stato quello con il bilancio più grave: 7 morti, 2 in provincia di Brescia (Iseo e Montichiari), 2 nel Lecchese (Merate e Casatenuovo), uno alle porte di Milano (Cinisello Balsamo), nella Bergamasca (Trezzo d’Adda) e nel Varesotto (Lonate Pozzolo). Febbraio e marzo si sono chiusi complessivamente con 5 decessi. A febbraio hanno perso la vita un pedone a Milano, uno nel Comasco (Vertemate) e uno a Missaglia (Lecco), dove una donna è stata travolta dalla propria auto che aveva parcheggiato in pendenza senza freno a mano. È di marzo, invece, il primo morto in un capoluogo di provincia: a Milano un autobus del trasporto pubblico ha investito un venticinquenne all’ora di punta del mattino.
Nel Cremonese, a Monte Cremasco, per la seconda volta è stata l’auto di proprietà a rivelarsi fatale per una donna: la macchina era stata parcheggiata senza azionare il freno a mano. Ad aprile sono stati quattro i pedoni che hanno perso la vita in Lombardia: uno in provincia di Sondrio (Morbegno), due nel Milanese (San Giuliano Milanese e Cologno Monzese) e uno a Monza.
Il mese di maggio conta due vittime in 21 giorni: una in provincia di Milano (Vanzago) e l’ultima in ordine di tempo nel Pavese (Bressana Bottarone), una settimana fa. Ad eccezione dell’autobus a Milano e delle due tragedie provocate dalle macchine delle vittime, in 15 casi su 18 a uccidere è stata un’auto.
L.B.