REDAZIONE MONZA BRIANZA

Solo uno su tre usa i bidoncini. Caso rifiuti nei palazzi popolari

A Solaro, solo un terzo dei nuclei familiari utilizza correttamente il bidoncino con microchip per la raccolta differenziata. L'amministrazione comunale è criticata per la scarsa applicazione delle regole, mentre l'opposizione solleva dubbi sull'efficacia del sistema.

Il capogruppo della Lega Fausto Gambarini ha presentato dati allarmanti

Il capogruppo della Lega Fausto Gambarini ha presentato dati allarmanti

Nei palazzi popolari meno di un terzo dei nuclei familiari utilizza correttamente il bidoncino con il microchip per la raccolta differenziata. È il dato allarmante diffuso durante l’ultimo consiglio comunale, suscitando perplessità nei gruppi d’opposizione che contestano l’eccessiva tolleranza dell’amministrazione comunale verso chi non rispetta le regole. La questione è stata affrontata di nuovo con un’interrogazione presentata dal gruppo Lega Salvini premier.

Il capogruppo Fausto Gambarini ha snocciolato numeri impietosi sulla situazione dei palazzoni tra piazza San Pietro e via 5 giornate e via San Giovanni Bosco. Su un totale di 212 unità residenziali, solo 62 bidoncini utilizzati, mentre su 28 unità commerciali sono 1 bidoncino utilizzato. Da diverse settimane intanto vengono diffuse su pagine social le immagini di cumuli di rifiuti posizionati all’esterno dei grossi condomini nei giorni della raccolta senza rispettare le modalità fissate per il conferimento. La risposta in aula è stata fornita dall’assessora all’Ecologia, Serena Nasta, la quale ha riferito che sono state inviate lettere a chi ha ritirato il bidoncno per spiegarne l’utilizzo mentre verranno effettuate ulteriori verifiche su chi non l’ha ritirato, "non escludiamo di recarci presso le singole utenze per richiamarle al corretto utilizzo", ha riferito l’assessora. Una spiegazione che non ha convinto Gambarini, il quale ha ribadito di essere molto scettico su questa modalità di raccolta per le difficoltà di applicazione in un contesto urbano come quello di Solaro, molto diverso rispetto a quello dei comuni della Bergamasca dove viene applicato dalla stessa società che effettua il servizio di raccolta e smaltimento. "Sui balconi di quei palazzi non c’è lo spazio per mettere tutti i contenitori della differenziata", ha detto Gambarini, esprimendo insoddisfazione per quanto fatto finora per risolvere il problema.

Gabriele Bassani