
di Marco Galvani
Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show al teatro Manzoni. Tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano. Ripetono "quel nostro magico gioco" con il ricordo affettuoso di Anna Marchesini che "è una assenza-presenza. Assenza fisica, ma Anna è sempre accanto a noi". Lopez e Solenghi sono i protagonisti di uno spettacolo che si presta all’improvvisazione a tal punto che la vera novità sta nella componente musicale della Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio che esegue dal vivo la partitura. Navigano a vista, scambiandosi gli sguardi tra loro e scrutando le reazioni del pubblico. Dipingono tanti quadri. A cominciare proprio dal ‘quadretto domestico’ tra papa Bergoglio (Lopez) e papa Ratzinger (Solenghi) che cantano ‘The sound of silence’. E ancora Maurizio Costanzo a tu per tu con Giampiero Mughini, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello di Dean Martin e Frank Sinatra. Situazioni inventate e reinventate. Ogni volta che il sipario si apre è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, perché quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato al Trio. L’appuntamento è per questa sera alle 21 con un’unica data monzese.
Poi il teatro comunale si preparerà ad accogliere “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo (venerdì e sabato alle 21, domenica alle 16), "una commedia in bilico tra pochade e vago pirandellismo, un congegno bizzarro in cui Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando al personaggio di Michele Murri, il protagonista, i tratti della sua magistrale leggerezza", le parole del regista Roberto Andò. In scena, "la storia di un pazzo, erroneamente congedato come guarito dal manicomio che lo ha ospitato, che torna a casa dalla sorella Teresa e inizia, lucidamente, furiosamente, a sperimentare e stravolgere gli effetti della cosiddetta normalità".
Tra porte che si aprono e si chiudono, equivoci, fraintendimenti, menzogne, illusioni, bovarismi, "lo spettatore si ritrova in un clima sospeso tra la surrealtà di Achille Campanile e un Pirandello finalmente privato della sua filosofia, irresistibilmente proiettato nel pastiche - continua il regista -. Via via che si avvicina al finale, il fantasma delle apparenze assume un andamento beffardo". Biglietti su www.teatromanzonimonza.it o al botteghino del teatro (oggi dalle 14 alle 18; domani, venerdì e sabato dalle 10 alle 14).