GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Sajid Mahmood: "Io, italiano e pachistano"

Il discorso letto in consiglio comunale, nonostante la brevità, è stato uno dei più applaudito dal pubblico presente: Sajid...

Il discorso letto in consiglio comunale, nonostante la brevità, è stato uno dei più applaudito dal pubblico presente: Sajid...

Il discorso letto in consiglio comunale, nonostante la brevità, è stato uno dei più applaudito dal pubblico presente: Sajid...

Il discorso letto in consiglio comunale, nonostante la brevità, è stato uno dei più applaudito dal pubblico presente: Sajid Mahmood, eletto nel PD, ha già riscosso simpatia tra i desiani. Non c’erano dubbi sul fatto che fosse stimato da una buona fetta della popolazione, risultando al termine dello scrutinio uno dei più votati dai cittadini.

Di sicuro una bella soddisfazione personale. "Sono pachistano, sono italiano, sono musulmano". Ha iniziato così, con un foglietto stretto tra le mani, la sua esperienza amministrativa. Rivendicando le sue origini, pronunciando con orgoglio la sua cittadinanza italiana e manifestando la sua fede religiosa. Niente timidezza, più forte anche di eventuali pregiudizi. Il pubblico, in realtà, ha molto apprezzato. Le sue parole sono state tra le più ascoltate. Dette da lui, per la sua storia personale, superavano i confini della banalità e delle frasi di circostanza: ha raccontato il suo vissuto personale.

"Sono qui da 33 anni – ha spiegato –. Credo nel lavoro e nel rispetto delle persone. Il mio impegno su questi temi non verrà mai meno. Sarà sempre disponibile nei confronti dei cittadini. Pronto ad ascoltarli e a farmi portavoce delle loro necessità". Grandi applausi al termine delle sue poche parole pronunciate, sia da parte dei consiglieri comunali sia da parte dei desiani intervenuti alla seduta di insediamento della nuova amministrazione comunale.

Si pensava che inserirlo in lista fosse stata una scelta esclusivamente elettorale. La sua presenza invece ha già portato una novità: nell’aula di Consiglio, per la prima volta, c’erano persone di origine straniera tra il pubblico. Il suo ruolo favorirà quell’inclusione e quell’integrazione di cui tutti parlano e che, tuttavia, spesso rimane un sogno.

G.G.