Electrolux: si torna all'orario lungo, ma solo per un mese

I dipendenti lavoreranno per 8 ore ma solo fino al 26 luglio e non a fine agosto come era stato annunciato dall'azienda

Sono 700 i dipendenti Electrolux

Sono 700 i dipendenti Electrolux

Solaro, 23 giugno 2019 - Da domani all’Electrolux si lavorerà 8 ore al giorno per un mese, poi si tornerà alle 6 ore, come è stato fino a questa settimana. Si torna all’orario pieno per un mese dopo che la precedente riattivazione del full time era durata poco più di un mese e mezzo, da metà febbraio all’inizio di aprile, nonostante fosse stata annunciata per almeno 6 mesi. I lavoratori manifestano malcontento per la continua modifica di orario nella fabbrica di lavastoviglie, che la direzione giustifica con l’andamento altalenante del mercato.La riduzione d’orario è legata al ripristino del contratto di solidarietà, che in questo stabilimento è in vigore ormai da 7 anni, ma le prospettive per i poco più di 700 dipendenti rimasti in azienda, dopo anni di incentivi all’esodo non sembrano rosee.

In un comunicato  congiunto dei rappresentanti sindacali dello stabilmento, di Fim, Fiom e Uilm, si informa che la direzione del personale ha informato dell’avvio della produzione a 8 ore da lunedì 24 giugno fino a venerdì 26 luglio. "Si prevede il ritorno a 6 ore lunedì 29 luglio e non più alla fine di agosto come comunicato in precedenza. Questa riduzione del periodo di 8 ore di lavoro è stata determinata dalla perdita di circa 20mila macchine del mercato americano che ha disdettato parte dell’alto di gamma".

Un quadro che non fa stare tranquilli. "La Rsu ha espresso forte preoccupazione per questa situazione che si è verificata in questo periodo dell’anno e in particolare per il mercato americano che continua a contrarsi e chiede che ci sia maggiore chiarezza sui volumi", scrivono i sindacati. In particolare i rappresentanti dei lavoratori temono che, come avvenuto negli anni scorsi, subito dopo il rientro dal periodo estivo, si chieda di ridurre le giornate lavorative ricorrendo alla solidarietà. Un ritorno cioè all’ultimo periodo del 2018 e ai primi mesi del 2019, quando si sono registrate molte settimane “corte”, con la chiusura dello stabilimento il venerdì. "Quest'anno non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione e crediamo che sia più utile invece una continuità lavorativa costante nel tempo. Abbiamo chiesto di posticipare le 8 ore a settembre, con una maggiore chiarezza sul prossimo futuro, ma la direzione del personale ha dichiarato che rimodulare l’assetto produttivo non era possibile in quanto sono già stati acquistati i materiali necessari". Insomma, il clima in azienda è tutt’altro che sereno e gli interrogativi sulle prospettive a medio e lungo termine fanno crescere la preoccupazione nei lavoratori.