Travolto da una slavina in Iran, muore istruttore del Cai

Giovanni Ripamonti, 59 anni, atleta del Monza Marathon Team, era in vacanza

In primo piano Giovanni Ripamonti

In primo piano Giovanni Ripamonti

Monza, 25 febbraio 2020 -  «Ciao Gio, continueremo comunque a correre insieme sulle nostre montagne". La pagina Facebook del Monza Marathon Team racconta il dolore di amici e conoscenti per la morte di Giovanni Ripamonti sulle montagne dell’Iran. Una tragedia avvenuta nel pomeriggio di domenica. Ripamonti, monzese di 59 anni residente nel quartiere di Triante, sviluppatore di software, atleta del Monza Marathon Team ma soprattutto istruttore Cai e grande appassionato di montagna, era andato a sciare all’estero e per una tragica fatalità è rimasto sepolto da una slavina.

La cronaca del terribile incidente di montagna è affidata a una manciata di righe diffuse dall’agenzia di stampa iraniana Irna, citando un funzionario della Mezzaluna rossa di Teheran, Tajik Nouri. Secondo quanto ricostruito , insieme con una guida iraniana Giovanni Ripamonti stava sciando nella zona di Shemshak, nei pressi di Teheran, in compagnia del figlio Filippo, istruttore Cai ed esperto di itinerari di sci alpinismo. Per questo erano in Iran: Giovanni si era concesso una settimana di ferie per seguire il figlio impegnato a provare nuove mete per il tour operator specializzato per il quale lavora. Improvvisamente sono stati travolti da una slavina che non ha lasciato scampo al 59enne. Miracolosamente illeso il figlio e la guida locale.

Una volta scattato l’allarme, il corpo dello sciatore è stato trovato dalle squadre di soccorso inviate ad aiutare i tre uomini, ma nonostante la rapidità dell’intervento per Ripamonti non c’è stato nulla da fare. "Siamo tutti sconvolti dalla terribile notizia. Ciao Giovanni – scrive sulla sua pagina social Andrea Galbiati, presidente del Monza Marathon Team –. Sempre sorridente, sempre disponibile, sempre a "faticare" di corsa e sulle tue montagne … Uno di noi". Lo condividono in molti il messaggio del presidente. E in tanti ricordano il loro amico: "Ci mancheranno il tuo sorriso sempre stampato sul viso, la tua generosità, la tua disponibilità, le tue battute sempre pronte...". Ancora impossibile stabilire il giorno dei funerali: il Consolato italiano a Teheran sta seguendo tutte le pratiche burocratiche per il rimpatrio della salma.