![Il sindaco Alberto Rossi, terzo in piedi a partire da destra, con i compagni di squadra al centro tecnico federale di Coverciano, già ritrovo degli Azzurri Il sindaco Alberto Rossi, terzo in piedi a partire da destra, con i compagni di squadra al centro tecnico federale di Coverciano, già ritrovo degli Azzurri](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NTZjZWMzNDItMmJlYi00/0/il-sindaco-alberto-rossi-terzo-in-piedi-a-partire-da-destra-con-i-compagni-di-squadra-al-centro-tecnico-federale-di-coverciano-gia-ritrovo-degli-azzurri.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Il sindaco Alberto Rossi, terzo in piedi a partire da destra, con i compagni di squadra al centro tecnico federale di Coverciano, già ritrovo degli Azzurri
Di solito è abituato a parare le critiche e a rilanciare. Il primo cittadino seregnese Alberto Rossi, per una volta, ha fatto altrettanto ma in un ambiente completamente diverso da quello del palazzo comunale: ovvero quello insolito della Nazionale Italiana Sindaci.
E, ovviamente, un po’ per indole personale e un po’ per i suoi trascorsi giovanili, ha indossato la maglia di portiere. È accaduto sabato scorso al centro tecnico federale di Coverciano (Firenze), il luogo in cui si ritrova spesso la Nazionale di calcio dei professionisti.
"Una bellissima esperienza – racconta Rossi –. Da ripetere anche in futuro compatibilmente con gli impegni istituzionali e quelli familiari. Per quanto mi riguarda è nato tutto per caso. Un ritrovo tra sindaci a Codogno, durante gli anni dell’emergenza Covid, e una mail lasciata a chissà chi. Di fatto mi è arrivata la convocazione per questa iniziativa. Bella due volte: innanzitutto perché è sempre un momento di confronto tra sindaci che provengono da tutta Italia e poi perché la Nazionale Italiana Sindaci è impegnata con un ricco calendario a scopo benefico in tutta la penisola ma anche all’estero".
Al ritrovo di sabato scorso a Coverciano è stata una sfida interna. Una bella sgambata tra due formazioni di sindaci, con una partita che si è conclusa democraticamente 3-3. Non è dato sapere se si sia trattato di maggioranza contro opposizione, così come risulta facile pensare che qualche sindaco abbia preferito muoversi nel centrosinistra del campo o nel centrodestra.
Più difficile, forse, individuare gli attaccanti, visto che i sindaci sono sì davanti a tutti e finalizzatori, ma per definizione gli attacchi li subiscono e sono forse più a loro agio in difesa.
“Davvero una realtà bella e speciale – commenta Rossi –. E poi giocare a Coverciano è un’emozione che non capita tutti i giorni. Esperienza da ripetere, anche se non sarà continuativa. Sabato scorso si è svolto il primo ritrovo, poi sarà diramato il calendario. Le convocazioni, di volta in volta, saranno in base al territorio in cui sui gioca, per non costringere i sindaci a spostarsi ogni volta lungo tutta la penisola. Vediamo se sarà possibile incastrare gli impegni nel modo giusto quando si presenterà l’occasione".
Lui intanto, tolti i guanti, si prepara a indossare i guantoni: i consigli comunali, come ha avuto modo di sperimentare direttamente in questi sei anni sulla poltrona più importante del municipio, sono molto più simili al ring.