DA. CR.
Cronaca

Monza, dal sogno all’incubo: "Silvio si rivolta nella tomba, ci hanno traditi"

L’avvocato Raffaele Della Valle, principe del Foro, 85 anni

Monza – "Ci sentiamo tutti traditi". L’avvocato Raffaele Della Valle, principe del Foro, 85 anni, abituato a sostenere in Tribunale le cause più spigolose, sa di cosa parla. "Ci sono almeno quattro ragioni per motivare questa tesi: il disinteresse totale dimostrato dalla società; la vendita degli ultimi pezzi forti al mercato di gennaio, una vera e propria truffa etica, non puoi acquistare un biglietto al cinema per vedere un film con Brad Pitt e ritrovarti con Bombolo; questa società ha fatto tutto il possibile per retrocedere dall’inizio dell’anno; la perdita di dignità, orgoglio e passione. Può capitare di retrocedere ma come dicono i Latini, c’è modus in rebus". Della Valle tifa per il Monza sin da bambino. "Abbiamo assistito a una scelta suicidiaria perseguita sin dall’inizio della stagione. Morto Silvio Berlusconi, i figli non hanno ritenuto di seguire il disegno del padre".

Della Valle è stato primo presidente alla Camera di Forza Italia con Berlusconi nel 1994. "Eppure spesso non ero in sintonia con lui, ma bisognare dare a Cesare a quel che è di Cesare, senza di lui il Monza non sarebbe arrivato in A. E adesso si rivolta nella tomba. Retrocedere in questo modo è stato indecente. Senza alcun rispetto per i tifosi che sono in fondo i clienti, per gli sponsor e per la città. No, Berlusconi non avrebbe mai agito così, qui è mancata la deontologia. E c’è il concreto rischio di una ricaduta anche politica, Monza è sempre stata bacino elettorale di Forza Italia e la botta stavolta è stata grossa".

E adesso? "Non lo so, è mancata ogni informazione e la logica del denaro ha prevalso, distruggendo il primo principio etico del rispetto". Monza però non ha mai fatto un granché e per arrivare dov’è ha dovuto attendere un imprenditore milanese… "Vero, i Monzesi e gli imprenditori brianzoli non hanno mai voluto assumersi questo incarico tranne poche eccezioni, alla domenica vanno a Milano o a Courmayeur…".