Sì alla rinascita dell’area ex Snia

Il Consiglio approva le linee guida della Regione: residenza, commercio e terziario, più verde e spazi pubblici

Migration

di Veronica Todaro

Il primo passo è stato fatto per il futuro di Varedo. Venerdì sera il Consiglio comunale ha approvato la prima ipotesi, cioè l’applicazione delle linee guida del Comune di Varedo e di Regione Lombardia del progetto di rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione dell’area ex Snia. Dodici voti favorevoli, uno contrario, quello di Stefano Guagnetti, consigliere del Movimento Varedo 5 Stelle e tre consiglieri della lista "Insieme per Varedo – Uniti per Varedo" che non hanno partecipato al voto.

Il progetto prevede l’inserimento di più complessi polifunzionali, dove prevalgono aree verdi e spazi pubblici che restituiranno alla città una porzione vitale di territorio su un’area dismessa dal 2003 e con un significativo grado di abbandono. Nel progetto rientrano l’inserimento di nuove funzioni tra cui residenza, commercio, terziario e produttivo-artigianale.

Le nuove funzioni verranno insediate sia in nuove costruzioni, sia in edifici esistenti recuperati e restaurati, dove rispetto all’esistente si prevede una riduzione fino al 40 per cento della superficie edificata. Nello specifico il progetto prevede un parco verde pubblico centrale con aree per didattica all’aperto, un parco inclusivo, il percorso vita per l’allenamento outdoor e un’area riservata a campo scout, una piazza centrale pubblica in affaccio sul parco e la valorizzazione della ciminiera esistente, simbolo della ex Snia.

Spazio anche a nuove funzioni pubbliche, quali la tenenza dei Carabinieri e la sala civica ma anche il riuso dell’edificio esistente ex asilo nido ad uso civico-museo. Sarà garantita la connessione con la stazione ferroviaria. Centralmente all’area di progetto verrà realizzato un camminamento pedonale pubblico coperto, dotato di aree verdi e spazi di sosta che sarà collegato alla piazza pubblica con funzione di ricucitura con il tessuto urbano di Varedo. Verrà inoltre recuperato il fronte esistente dell’edificio industriale.

I numeri parlano da soli: 80mila metri quadrati di aree a verde pubblico, 16.500 mq di aree pubbliche e piazze, 2.200 metri di piste ciclopedonali, 3830 metri di nuove strade carrabili, con un corridoio verde in direzione nord-sud, con percorsi pedonali e ciclabili. Il comparto produttivo e commerciale verrà insediato nella zona sud dell’area, con una viabilità dedicata di accesso, spazi di sosta breve e di lunga durata per gli autoarticolati e la mitigazione dei comparti tramite viali alberati. Inoltre il comparto residenziale con spazi pubblici di connessione, attrezzati anche in questo caso con percorsi pedonali, aree di sosta, gioco e verdi, aree a parcheggio a servizio delle residenze.

"Credo sia stata una giornata storica per Varedo – commenta il vicesindaco Fabrizio Figini con delega all’Urbanistica – perché finalmente abbiamo un progetto serio e realizzabile, in modo da poter dare vita nuova a quel complesso. Il progetto si completerà presumibilmente entro57 anni ma già nel 2022 si vedrà la fase di abbattimento e l’inizio della rinascita, togliendo così spazio a tutte le situazioni di criticità e di disagio, quali droga, prostituzione e illegalità".

E ancora: "La politica deve prendersi le sue responsabilità, noi l’abbiamo fatto, mentre chi vorrebbe governare al nostro posto venerdì sera è uscito dall’aula non esprimendo il proprio voto".