
Shopping al Panta Rei. All’emporio green prezzi simbolici e regali sostenibili
Lo shopping natalizio impazza fra gli scaffali del Panta Rei, il Centro del Riuso a Vimercate nato nel 2019 dalla collaborazione fra Comune e Cem che porta l’economia circolare dentro le case e aiuta a tenere in equilibrio bilanci domestici minacciati dalla precarietà, dall’inflazione che galoppa e dal caro-mutui.
Un esempio virtuoso da tutti i punti di vista con famiglie che donano "e qui sta la differenza con i mercatini di seconda mano – spiega Sergio Frigerio, assessore all’Ambiente – perché chi porta merce non incassa, i clienti comprano a ‘prezzi politici’ e i ricavi servono a coprire i costi di gestione dell’iniziativa affidata dalla cooperativa Mani Tese che dà lavoro a chi è in difficoltà".
Una lunga catena del bene che passa da giocattoli, mobili, casalinghi, vestiario, scarpe, libri, cd. L’emporio serve al salto culturale che il colosso dei rifiuti che l’ha ispirato spinge insieme alla differenziata "per un cambiamento di mentalità porta a porta – sottolinea Alberto Fulgione, presidente del Cem –. Giochiamo di anticipo evitando che tanti oggetti ancora in ottime condizioni diventino immondizia da smaltire".
Sono più di 11mila quelli che hanno scongiurato l’isola ecologica l’anno scorso e sono ritornati utili a qualcun altro.
"Venire qui è un po’ come frugare nella soffitta della nonna – raccontano gli habitué intenti a fare incetta di strenne natalizie –. Ci sono pezzi con il fascino del vissuto. Si unisce l’utile al dilettevole, gli acquisti sono davvero abbordabili: l’affare è garantito".
La formula è semplice: "Chiunque può regalare ciò che ormai ha chiuso in cantina da tempo, ma è in buone condizioni. Tutto viene sistemato e rimesso a disposizione del pubblico".
A cadenza regolare si tengono anche iniziative speciali, lo svuota-cameretta dedicato agli adolescenti è un classico.
Il Centro ha superato a pieni voti anche il periodo critico del Covid, perfino nell’anno nero della pandemia, il 2020, i volontari sono riusciti a raccogliere più di 2mila beni e ne hanno venduti oltre la metà.
Un record, considerato il momento. Adesso, si cercano braccia nuove da inserire nei locali di via Manin 20 messi a disposizione gratuitamente dall’ex consorzio controllato dai comuni, appena rinfrescati.