Seveso in trincea Sbarre abbassate per 45 minuti Tensione e code

La sindaca ha chiesto spiegazioni in una lettera a FerrovieNord

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di Sonia Ronconi

Traffico in tilt a causa dei passaggi a livello forzatamente abbassati per circa tre quarti d’ora per due volte in una settimana, con cittadini arrabbiati per le lunghe code.

La sindaca Alessia Borroni chiede spiegazioni a FerrovieNord e auspica per il futuro maggiore collaborazione e condivisione delle notizie, in caso di nuova emergenza.

La scorsa settimana è accaduto due volte, venerdì e sabato, sempre tra le 15.50 e le 16.35 circa. Qualcosa non ha funzionato visto che per ampi intervalli di tempo non è transitato alcun convoglio.

E per questo la sindaca, come garante dell’ordine pubblico cittadino, ha chiesto ufficialmente spiegazioni a FerrovieNord Spa inviando una lettera al direttore generale Enrico Bellavita.

Nella doppia circostanza molte persone hanno attraversato pericolosamente i binari, altri hanno scosso le sbarre in segno di protesta, altri ancora hanno tempestato di telefonate la polizia locale, che pur essendosi subito attivata per rispolvere il problema, non ha potuto fornire informazioni utili in quanto il centro di controllo di FerrovieNord di Saronno era irraggiungibile telefonicamente, tanto da rendere necessario la comunicazione alla Polfer competente di Milano Bovisa.

"Interrompere il collegamento viario tra una parte e l’altra della città per un tempo così prolungato, è potenzialmente pregiudizievole per la sicurezza e per l’incolumità pubblica", si legge nella missiva, nella quale Borroni chiede a Ferrovie Nord una maggiore collaborazione e condivisione in casi simili futuri coinvolgendo tempestivamente le forze di polizia del territorio, polizia locale e carabinieri, per gestire al meglio una situazione di potenziale carattere emergenziale.

"Comprendo la difficoltà nel gestire una tratta così trafficata come la linea Milano-Asso, ma chiedo comprensione anche e soprattutto verso i cittadini. Queste situazioni danneggiano l’immagine della città e causano perdite economiche per i commercianti e per tutti. Ma non solo", bacchetta Alessia Borroni socciolando numeri che la dicono lunga sull’esasperazione dei suoi concittadini.

"Mediamente, se si vive il paese, un cittadino di Seveso rimane fermo al passaggio a livello circa 40 minuti al giorno, che significa circa 10 giorni all’anno fermi in attesa del passaggio del treno o dei treni. I sottopassi verranno realizzati, ma, nel frattempo – conclude la sindaca – è mio compito e dovere tutelare e difendere la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini e della mia città".