SONIA RONCONI
Cronaca

Seveso, c'è il gelato sospeso al gusto solidale

A “Il Bacio” chi può paga due coni: uno sarà regalato a un bimbo come avviene a Napoli con il caffè

La gelateria Il Bacio

Seveso (Monza Brianza) 29 giugno 2018 - Da giugno al 31 ottobre alla Gelateria Caffetteria «Al Bacio» di Largo 10 Luglio 1976, i bambini potranno approfittare della simpatica iniziativa «il gelato in sospeso». E’ l’unica gelateria in Brianza che ha aderito all’iniziativa nazionale. A Napoli è da sempre «il caffè sospeso», tradizione di solidarietà a dire il vero tutta partenopea: chi può paga due caffè, un cliente lo beve l’altro lo lascia in omaggio. Così a Seveso spopola «Il gelato sospeso». L’appuntamento con una delle più deliziose e dolci iniziative estive fondata dall’associazione «Salvamamme», che ha riscosso un enorme successo nelle edizioni precedenti. 

Sino al 1 ottobre sarà possibile lasciare un gelato pagato ad un bambino la cui famiglia non può permettersi di comperare un gelato al proprio bimbo. La spesa per un cono anche piccolo , non è sempre alla portata di tutte le famiglie. Chi vuole fare una buona azione paga due gelati e il prezzo del secondo finisce nel vaso trasparente della gelateria, che emette uno scontrino al momento della consegna del gelato alla famiglia che lo riceverà.

"Per noi è la esperienza – racconta la titolare Roberta Cappello -. Nel 2016 ci siamo attenuti alle regole dell’associazione Salvamamme . Abbiamo seguito til programma che è appeso all’esterno del locale e vicino al recipiente dei soldi, vi sono delle locandine vademecum per i clienti. Quest’anno abbiamo proposto e ottenuto una formula diversa. Il cliente paga il gelato «in sospeso» e inserisce i soldi in un urna coperta, ma il gelato lo offriamo noi ai bimbi. Alla fine di ottobre l’incasso lo devolveremo all’associazione Salvamamme". "Al momento abbiamo donato circa 20 coni di gelato, ma l’estate è lunga. Nel contenitore che è sigillato ci saranno circa 100 euro. Speriamo di riuscire a donare una somma cospicua e, a regalare tanti gelati. Naturalmente con la speranza che da qui passino persone dal «cuore grande".