Arresti e 'Ndrangheta a Seregno, il sindaco Mazza: "Chiarirò tutto"

Il primo cittadino è ai domiciliari con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sui legami fra politica e malavita. Il legale del sindaco puntualizza che a Mazza non viene contestata alcuna aggravante mafiosa

Il sindaco Edoardo Mazza

Il sindaco Edoardo Mazza

Seregno (Monza e Brianza) 27 settembre 2017  "Chiarirà tutto". Lo ha affermato il legale del sindaco di Seregno Edoardo Mazza, tra le persone finite ai domiciliari per corruzione nell'ambito dell'indagine della procura di Monza che con quella della Dda di Milano ha portato al blitz di ieri dei carabinieri, «chiarirà ogni cosa». È quanto ha fatto sapere il suo difensore, l'avvocato Antonino De Benedetti, rendendo noto che l'interrogatorio del suo assistito si terrà venerdì mattina davanti al gip monzese Pierangela Renda.

Edoardo Mazza, ai domiciliari da ieri con l'accusa di corruzione, si trova in uno "stato di prostrazione" e "sta valutando" se autosospendersi dall'incarico di primo cittadino. Lo ha riferito il suo legale, l'avvocato Antonino De Benedetti. "Come volete che stia - sono le parole del difensore - non e' certo allegro. Chiarira' ogni cosa. Mi ha raccontato di essere svenuto ieri alla lettura dell'ordinanza di custodia cautelare". Il legale puntualizza che a Mazza non viene contestata alcuna aggravante mafiosa e che sono inesatte le ricostruzioni "mediatiche" che accostano il suo nome alla 'ndrangheta.