GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Investe una ragazza a Seregno, fugge e fa riparare la carrozzeria: pirata rintracciata in 24 ore

Gli agenti si sono appostati finché non è transitata una vettura compatibile con quella ripresa dalle telecamere: ha ammesso le sue colpe

La polizia locale ha visionato le immagini della videosorveglianza per individuare la vettura, di cui non si leggeva la targa, ma l’hanno attesa al varco

La polizia locale ha visionato le immagini della videosorveglianza per individuare la vettura, di cui non si leggeva la targa, ma l’hanno attesa al varco

Una ragazza di 20 anni investita da un’auto mentre cammina con il cane sul marciapiede, l’automobilista fuggita senza prestare assistenza. A distanza di 24 ore, però, la pirata della strada è stata smascherata dagli agenti della polizia locale. L’incidente è avvenuto giovedì in via Cadore 75.

La vittima, una ragazza residente in città, è stata trasportata in codice giallo in ospedale. Fortunatamente non è in gravi condizioni. Tutto è accaduto quando un’auto, dopo una forte sbandata, è andata a colpire la ragazza.

La persona al volante, invece di fermarsi per sincerarsi delle condizioni di salute della giovane, ha proseguito per la sua strada: un’accelerata seguita da un’altra sbandata verso il marciapiede del lato opposto, poi è riuscita ad allontanarsi velocemente facendo perdere le proprie tracce.

La polizia locale ha cercato di risalire subito alla sua identità esaminando le immagini del sistema di videosorveglianza del territorio ed estendendo le analisi anche agli impianti privati. Purtroppo non ha ricavato nulla di utile: la targa non risultava leggibile, pertanto le uniche indicazioni utili erano il modello e il colore dell’auto. Caratteristiche che, incrociate nella banca dati delle auto della zona, consegnavano agli agenti un elenco di centinaia di veicoli.

La polizia locale, però, non si è data per vinta. Dapprima ha cercato di capire quale potesse essere stato il percorso della vettura in fuga, poi sono stati sguinzagliati in strada gli agenti di quartiere e quelli del nucleo di sicurezza urbana.

In 24 ore si è arrivati al risultato sperato: in strada è stata notata un’auto compatibile con quella dell’incidente. Era danneggiata, sebbene in parte risistemata, ma risultava intestata a una persona che vive in altra zona della provincia. Ai poliziotti non è rimasto altro da fare che presidiare la zona in attesa che qualcuno si mettesse al volante.

Appena è accaduto, sono sbucati per intimare l’alt. Alla guida una donna che, immaginando il motivo della presenza degli agenti, ha confessato di essere la responsabile dell’incidente, aggiungendo che tutto era unicamente dovuto a un malore improvviso. Le indagini tuttavia proseguono per stabilire se le sbandate possono essere state causate da un utilizzo improprio del cellulare durante la guida. La donna, nel frattempo, è stata denunciata per omissione di soccorso perché comunque si è allontanata dal luogo dell’incidente senza prestare la dovuta assistenza.