Seregno, ragazzo spinto sotto il treno. Gli aggressori: "Non ci siamo resi conto"

Fermo non convalidato per i due minorenni di Desio e Seregno accusati di tentato omicidio. Uno va in comunità protetta, l'altro al carcere minorile

Seregno, 28 gennaio 2023 - Inizialmente hanno in qualche modo banalizzato l'accaduto, farfugliando frasi del tipo "non volevamo farlo", "non ci siamo resi conto", "non pensavamo che potesse succedere una cosa del genere"... Quando poi hanno visto il video, sono rimasti loro stessi sconvolti. Pentiti. Catapultati in un film, questa volta reale, che non avrebbero mai voluto vedere. Del quale non avrebbero mai voluto, anzi, essere attori protagonisti, nella parte dei cattivi.

Non è stato convalidato, nell'udienza presso il tribunale per i minorenni di Milano, il fermo con l'accusa di tentato omicidio e tentata rapina dei due adolescenti, uno di Desio e l'altro di Seregno, che mercoledì pomeriggio hanno aggredito il 15enne di Lentate sul Seveso, spingendolo sotto il treno alla stazione di Seregno. Non esiste il pericolo di fuga, secondo il Giudice per le indagini preliminari, che nel contempo però ha disposto una misura cautelare differenziata per i due ragazzi: per uno il collocamento in una comunità protetta, per l'altro in un istituto di pena minorile. I due ragazzi restano quindi lontani da casa.

La situazione più complessa sembra essere quella del 15enne desiano: è lui che, in un vero e proprio raptus, da quello che si vede dalle immagini della videosorveglianza della stazione di Seregno, ha spinto con due mani, con decisione e violenza, il coetaneo verso i binari. Non si sa quanto realmente cosciente di quanto potesse accadere e che, solo per un miracolo, non si è materializzato.

"Una non consapevolezza delle possibili conseguenze di quella azione che lascia senza parole", sottolinea il prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani, dopo aver visto le immagini e dopo aver immediatamente rilanciato il Tavolo per la prevenzione del disagio giovanile attivato lo scorso ottobre. "Sappiamo che il ragazzo sarà affidato al Comune – dice il sindaco di Desio Simone Gargiulo -, si tratta di una situazione molto delicata, anche dal punto di vista famigliare. Io vorrei andare a trovarlo, per parlarci".

Difficile sarà dimenticare quanto successo. Erano le 14.30 di mercoledì 25. Tutto è partito al binario 1. Il ragazzo viene raggiunto e minacciato, «colpevole» di qualche messaggio a una ragazzina contesa. I due provano a rubargli la felpa. Lui riesce ad allontanarsi e raggiunge la banchina del binario 2 in attesa del treno per tornare a casa. E' seduto sulla panchina. Viene sorpreso alle spalle. Si alza di scatto. Uno degli adolescenti, lo spinge verso il binario, dove è in transito il treno. La botta con la nuca contro una carrozza, il volo nel vuoto. Il miracolo. Quindi l’immediato intervento sia degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Monza, sia delle pattuglie della Polfer di Monza, e il fermo dei due aggressori.