di Martino Agostoni
Filari di vite per ricreare il vigneto pensato a inizio ‘800 dall’architetto reale Luigi Canonica tutto attorno alla Collinetta di Vedano e, in cima, il ripristino del suo Belvedere secondo il disegno originario.
E quindi interventi di sistemazione delle fasce di bosco che costeggiano i lati di viale Cavriga e del viale dei Tigli, e un’opera di manutenzione nelle aree lungo il corso del Lambro con la manutenzione degli alberi e dei percorsi sul fiume attraverso un taglio selettivo necessario sia per la gestione di alcune specie esoriche vegetali presenti sia per migliorare la struttura dei boschi.
Sono iniziati a marzo i lavori per la realizzazione di due nuovi progetti di cura e riqualificazione dei boschi del Parco di Monza, un’operazione che viene realizzata grazie a un accordo tra Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste di Regione Lombardia, e il Consorzio di gestione di Villa Reale e Parco mirato a valorizzare le risorse agroforestali e a incrementare la biodiversità del Parco. L’intervento consentirà di migliorare la conservazione del patrimonio vegetale e boschivo su una superficie forestale di 740mila metri quadrati, che equivale a circa il 28% delle fasce boscate presenti nei 720 ettari verdi cintanti di Monza, vedrà la messa a dimora di 10.500 nuove piante e saranno sostituiti 1.500 esemplari malati o a rischio. Inoltre, assieme agli interventi avviati da qualche settimana, l’accordo prevede anche la successiva manutenzione delle nuove piante perché si sviluppino correttamente.
Il primo progetto dal valore di 167.976 mila euro prevede due ambiti di azione, a partire dalla messa in sicurezza delle fasce boscate lungo viale Cavriga e viale dei Tigli, e poi procederà con il recupero filologico della Collinetta di Vedano secondo il progetto originario del Parco disegnato dal Canonica che prevede il ripristino dei filari di vite e del relativo Belvedere. Il secondo progetto da valore di 456.598 euro riguarda invece l’area del Parco attraversata dal Lambro, dove sono previsti lavori di recupero nelle fasce boscate lungo il fiume, sia per mettere in sicurezza i percorsi sia per migliorare la struttura dei boschi. Entrambi gli interventi sono finanziati con fondi previsti nell’Accordo di programma per la valorizzazione del complesso monumentale monzese siglato nel 2018 con cui la Regione è entrata nella proprietà del Parco con un contributo di 55 milioni di euro.