Sciopero della fame da 10 giorni per far riaprire le case di riposo

Il presidente di Salvagente. Mirko Damasco denuncia:. con la nuova ondata di Covid. sono tornati i divieti

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Con la nuova ondata di Covid in molti ospedali e case di riposo sono ritornati i divieti di accesso ai parenti. Proprio come avveniva nel pieno dell’emergenza sanitaria. Per protestare contro queste scelte Mirko Damasco, presidente dell’associazione monzese Salvagente Onlus, da 10 giorni fa lo sciopero della fame.

Una protesta per far riaprire case di riposo e gli ospedali alle visite dei parenti, soprattutto nei casi di degenti in fase terminali o di anziani che hanno già patito il dramma del distanziamento dai familiari durante il lockdown. In queste settimane il monzese sta raccogliendo testimonianze in tutta Italia di parenti che vengono messi alla porta dalle direzioni sanitarie che non permettono gli accessi diretti ai familiari. "Le visite parenti sono un diritto, l’amore cura e nessuno può impedire di stare vicino ad un parente ricoverato – spiega Damasco –. Ho deciso di scioperare per mettere tutte le mie energie fisiche e mentali nella battaglia per gli ospedali, Rsa e sale parto aperte. Reagite, o siete capaci solo di seguire gli influencer quando vi prendono in giro?". Il presidente di Salvagente Onlus invita i brianzoli (ma non solo) a segnalare eventuali situazioni di Rsa e ospedali che chiudono ai parenti inviando un’email a presidente@salvagenteitalia.org, ma denunciando la situazione anche al presidente della Regione Lombardia, ai politici e alla stampa.

Barbara Apicella