Usmate Velate, blitz nel capannone: i nuovi schiavi liberati dai carabinieri

In 13, fra cui quattro minorenni, erano sottoposti ad angherie in un capannone dopo essere stati strappati dalla Romania: 3 arresti

Il sequestro del capannone

Il sequestro del capannone

Usmate Velate (Monza Brianza), 18 novembre 2020 -I nuovi schiavi. Tredici persone, giovanissime, fra loro anche donne e quattro minorenni, erano stati “strappati” con false promesse alle loro famiglie in zone povere e disagiate della Romania e portate a Usmate Velate, nel cuore della Brianza, dove venivano costrette a lavorare. Con turni massacranti, paghe da fame, violenze e minacce se si ribellavano.

Li hanno liberati i carabinieri. Che prima hanno fatto partire le indagini da Brescia, quando due di questi ragazzini – sfuggiti ai loro aguzzini – sono riusciti a liberarsi e a raggiungere alcuni parenti che vivono nella provincia bresciana. I nuovi “schiavi” venivano impiegati in una ditta alla periferia industriale di Usmate Velate che si occupa illecitamente di raccolta, assemblaggio, smaltimento e vendita di pellet.

I tre arrestati sono altrettanti romeni di 50, 26 e 24 anni, che kli avevano reclutati e si occupavano di costringerli a lavorare. Gli sono stati sequestrati 163.650 euro. Anche l’area di Usmate in cui lavoravano è stata sequestrata. Dovranno rispondere in concorso dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. All’operazione hanno preso parte carabinieri di Brescia e Monza, e militari de corpi speciali come Nas, Ispettorato del Lavoro e Nucleo Cinofili. Terribili le condizioni a cui si è appreso venivano sottoposti i lavoratori, costretti a turni senza sosta tranne una breve pausa per il pranzo, e a vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie.