Scatta la mobilitazione per Ilaria: "Le faremo la campagna elettorale"

A Desio il primo incontro in programma con il papà, sostegno al suo ex liceo. Mal di pancia tra i Verdi

Scatta la mobilitazione per Ilaria: "Le faremo la campagna elettorale"

Scatta la mobilitazione per Ilaria: "Le faremo la campagna elettorale"

e Alessandro Salemi

La notizia della candidatura alle elezioni europee di Ilaria Salis, è salutata con giubilo da Alleanza Verdi-Sinistra anche a Monza e Brianza, con la coordinatrice provinciale Giovanna Amodio, che ha parlato di lei come di un "nome del territorio". La macchina elettorale è pronta a partire e in agenda per il 9 maggio è già in programma un incontro a Desio col papà Roberto e con a senatrice Ilaria Cucchi. Tuttavia i Verdi monzesi storcono il naso. "Noi tesserati e attivisti dei Verdi di Monza siamo contrari alla candidatura - dichiara Attilio Tagliabue -. Non capiamo perché non siamo stati interpellati. È stata una scelta calata dall’alto. Noi siamo pochi attivi a Monza, ma siamo figure storiche da sempre impegnate sul territorio, in tante attività di pulizia e in tante battaglie ambientaliste". Poi la precisazione: "Ciò non toglie nulla alla nostra solidarietà a Ilaria Salis, ma chiediamo ai vertici del partito di guardare al territorio".

Dai vertici regionali, la coordinatrice Maurizia Punginelli fa sapere che "c’è apertura al confronto". Intanto a Monza continua il sostegno civico ad Ilaria. Anche Anpi Monza esprime la sua solidarietà: Marco Fraceti fa sapere che il 25 aprile, nel corso dell’evento serale allo Spazio Rosmini, ci sarà la possibilità di lasciare un messaggio a Ilaria. “Ilaria Salis: il potere (o il ruolo?) di stampa e opinione pubblica“ è stato lo spunto del dibattito tenutosi l’altro giorno al liceo classico Zucchi, guidato dal giornalista ed ex zucchino Antonio Piemontese, che ha riassunto le tappe della vicenda dell’attivista monzese. Un’occasione per numerosi ex studenti per ritrovarsi a riflettere su un fenomeno riguardante una persona che molti ricordano di aver incrociato nei corridoi ai tempi del liceo. "Ilaria era nella sezione A, mentre io ero nella E - ricorda Laura Magni, oggi avvocato penalista del Foro di Monza - non abbiamo avuto occasione di frequentarci, ma la vedevo già allora come una ragazza più matura della sua età, lungimirante e consapevole. Da quando è in prigione mi si è stretto il cuore.

Ci sono diversi aspetti procedurali che lasciano a desiderare; catene e ceppi visti in Tv temo che siano solo la punta dell’iceberg". All’incontro sono intervenuti anche alcuni dei firmatari dell’appello lanciato da un gruppo di ex studenti dello Zucchi per la liberazione di Ilaria, tra cui la referente del gruppo Alice Pelosi che descrive il contesto del liceo come un ambiente fertile alla riflessione politica ad ampio spettro: "Mi sono diplomata nel 2001, un anno prima di Ilaria - ricorda Alice - gli studenti dello Zucchi sono da sempre inclini alla riflessione politica, in quanto giovani protagonisti del loro tempo e per formazione culturale. Quando ho frequentato io lo Zucchi, abbiamo organizzato diverse autogestioni e i docenti incoraggiavano queste iniziative, come percorso di crescita umana dei ragazzi. Siamo rimasti sensibili ai diritti civili. Per questo, tra i firmatari dell’appello ci sono persone di diverso orientamento politico, ma tutti concordano sulla mancanza di rispetto dei diritti umani, inammissibile nell’Europa del 2024". Gli ex studenti hanno oggi ruoli sociali e professionali diversi: "insegno alla scuola media - dice una ragazza - e in storia e educazione civica, a proposito di diritti umani, ho parlato ai miei ragazzi di Ilaria".