Scatta la mobilitazione in rete "Salvate la Maccarani e le Farfalle"

Parte dalla direttrice tecnica dell’Emilia Romagna una petizione in favore della ct della Nazionale. Già raccolte oltre 600 firme accompagnate da messaggi di sostegno: "Tuteliamo un orgoglio per l’Italia"

Emanuela Maccarani in braccio alle atlete della Nazionale

Emanuela Maccarani in braccio alle atlete della Nazionale

di Alessandro Crisafulli

Mobilitazione per la Maccarani. Per difendere l’operato e l’immagine della pluridecorata direttrice tecnica delle Farfalle della Ritmica finita nel mirino della Procura di Monza e della Procura Federale, con due procedimenti, per le presunte vessazioni nei confronti delle atlete, con "metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità". La chiamata a raccolta è partita da Livia Ghetti, direttrice tecnica del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, attraverso una petizione online pubblicata su Change.org e poi diffusa capillarmente via mail all’interno del movimento, a caccia di consensi e rinforzi. E sono già oltre 600 coloro che hanno firmato la petizione, riempiendola di messaggi di sostegno e solidarietà per Maccarani ma anche e soprattutto per le Farfalle e la ginnastica ritmica in generale.

"Le tecniche di ginnastica ritmica desiderano con questa lettera dimostrare la loro vicinanza e solidarietà alle Farfalle, alla nostra direttrice tecnica nazionale e responsabile della squadra Emanuela Maccarani e a tutti i componenti dello Staff azzurro che in questo periodo stanno guardando al loro futuro con sconforto e apprensione, a seguito delle procedure legali in corso", scrivono le promotrici. "Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione attendendo fiduciose che la giustizia faccia il suo corso e, al contempo, ci auguriamo che anche la Federazione continui a supportare e salvaguardare l’immenso ed encomiabile lavoro delle Farfalle e della nostra Nazionale. Riteniamo che sia fondamentale per tutta la grande famiglia della ginnastica italiana tutelare e sostenere l’attività di questa squadra che da decenni onora con eccezionali risultati il nostro Paese e la nostra disciplina e che rappresenta un modello e una scuola ormai affermata e ammirata in tutto il mondo".

Una richiesta esplicita alla Federazione di salvare Emanuela Maccarani, il cui ruolo in realtà è pesantemente in bilico, visto quanto sta emergendo: il giorno chiave potrebbe essere giovedì 12, quando ci sarà il Consiglio federale straordinario. Una mossa, la petizione, che non convince Paola Caioli, coordinatrice del Gruppo Genitori delle ginnaste che si sono rivolte all’associazione Change The Game per far emergere la piaga e chiedere giustizia: "Con grande amarezza abbiamo appreso dell’esistenza di una petizione in favore di Emanuela Maccarani, solo apparentemente in favore della ginnastica ritmica, sponsorizzata tramite una mail rivolta alle tecniche regione per regione con l’indicazione di non divulgarla sui social – la posizione delle famiglie, espressa in una lettera indirizzata al presidente della Federazione Gherardo Tecchi –. Le chiediamo di prendere le distanze da tale iniziativa che tutto è tranne una difesa della ginnastica ma una difesa di una sola persona e di metodi e comportamenti scorretti su cui più di una Procura sta indagando".