DARIO CRIPPA
Cronaca

Scacco al gioco, sequestrate 6 slot. Tornano le multe e i controlli

Le macchinette non avevano etichette e non risultavano registrate e collegate al Monopolio. Impegnati in città, a Biassono e Varedo gli agenti di Squadra mobile, polizia locale e Dogane.

Lotta al gioco d’azzardo patologico, tornano i controlli in grande stile. Sei apparecchiature irregolari sequestrate. Agenti nei locali di videoslot, multe, sequestri. Il 30 novembre e il 5 dicembre, agenti della Divisione Polizia amministrativa e della Squadra mobile della Questura di Monza, unitamente a personale dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli di Stato e della polizia locale di Monza, ha svolto un’attività di controllo nei confronti di alcuni esercizi commerciali dediti allo svolgimento di giochi e scommesse a Monza, Biassono e Varedo. Sono state identificate 50 persone dai 20 agli 80 anni (nessun minorenne per fortuna). Ed è stata verificata la regolarità della gestione e delle apparecchiature presenti nei locali di giochi e delle scommesse. In particolare, all’interno di due esercizi commerciali a Monza (uno in centro) sono state riscontrate irregolarità su 6 apparecchiature, prive dell’etichetta che indicava la data di collegamento alla rete dell’Agenzia dei Monopoli e la data di scadenza del contratto stipulato. Oltre ad elevare la sanzione amministrativa prevista dalla legge regionale della Lombardia, per un totale di circa 1.200 euro, si è proceduto al sequestro delle apparecchiature: 2 New Slot, con le quali si gioca esclusivamente con la moneta, e 4 Video Lottery, con le quali si può giocare anche con le carte prepagate e con un importo massimo di 10 euro a giocata. La norma violata è volta a evitare l’installazione di ulteriori apparecchiature, o l’apertura di nuove attività di giochi e scommesse, in aree sensibili (a 500 metri da scuole, oratori, ospedali, luoghi di aggregazione giovanile, luoghi di culto, centri cittadini… quindi luoghi frequentati da minori) dalla data di entrata in vigore della legge regionale (ottobre 2013) che vieta l’apertura di nuove sale giochi e per le attività già esistenti nega l’aumento del numero di apparecchiature possedute. Il tutto finalizzato a contenere ed evitare la diffusione di attività dannose per la salute.

Gli accertamenti si sono focalizzati in particolare sulla verifica del corretto uso delle tessere sanitarie da parte dei giocatori presenti in sala attraverso il confronto con i documenti d’identità, l’eventuale svolgimento di giochi proibiti, nonché la verifica dell’assenza di apparecchiature che consentono lo svolgimento di scommesse on-line.