Santa Margherita dice no Via al comitato anti-ruspe

Obiettivo unire i residenti di tutti i territori lungo il tracciato autostradale tra Lissone, la frazione di Bareggia e quella di San Giorgio di Desio.

Santa Margherita dice no  Via al comitato anti-ruspe

Santa Margherita dice no Via al comitato anti-ruspe

di Fabio Luongo

Il primo obiettivo è che l’autostrada proprio non si faccia. Solo come ultima spiaggia potrebbero iniziare a discutere di modifiche e mitigazioni. Santa Margherita, Bareggia e le zone vicine dicono ancora una volta no a Pedemontana.

E ora per farsi sentire di più gli abitanti hanno deciso di dare ufficialmente vita a un comitato in difesa del territorio: lo hanno stabilito l’altra sera, in un’assemblea che si è tenuta in un locale di Santa Margherita, la frazione a nord della città, tra i punti maggiormente toccati dal futuro passaggio della Pedemontana. Alla formalizzazione del comitato mancano solo la stesura dello statuto e la costituzione del direttivo, ma il dado ormai è tratto: il nuovo comitato anti-Pedemontana è di fatto nato.

L’intenzione dichiarata è mettere assieme i residenti di tutti i territori coinvolti dal tracciato dell’autostrada tra Lissone, Santa Margherita, la frazione di Bareggia (suddivisa tra i Comuni di Lissone e Macherio) e San Giorgio di Desio, così che le loro richieste abbiano più forza e incisività. I promotori dell’iniziativa stanno già organizzando una nuova riunione tra due settimane, per cominciare a pianificare il da farsi. Il comitato dovrebbe diventare lo strumento per dare voce agli abitanti e possibilità concrete di azione, come manifestazioni e momenti informativi sulla situazione.

"Il Comitato nasce ufficialmente, manca solo lo statuto formale – spiegano gli organizzatori –. All’ultimo incontro hanno preso parte una settantina di persone, con un grosso riscontro. Questo significa che il problema è sentito, è un segno del fatto che sul territorio l’attenzione per la questione Pedemontana c’è davvero".

L’assemblea dei giorni scorsi ha già iniziato a muoversi sul terreno pratico. "È stata una riunione più operativa rispetto alla prima di inizio febbraio – racconta Luca De Vincentis, consigliere comunale d’opposizione, tra i motori dell’iniziativa –. Abbiamo raccolto una cinquantina di contatti tra mail e numeri di telefono, di persone interessate a darsi da fare. Si sta già pensando a iniziative costanti sul territorio, come banchetti, striscioni, manifestazioni". Tra i residenti intervenuti all’incontro qualcuno ha parlato di modifiche necessarie a Pedemontana, ma per la maggior parte si tratta di trovare il modo di non farla del tutto.