MARCO GALVANI
Cronaca

San Gerardo, entro l’anno riconoscimento in Irccs

Il sottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba, fa il punto sul percorso di trasformazione dell’Asst Monza

di Marco Galvani

"Nelle prossime settimane si ritiene che potrà essere avviato il percorso tecnico da parte del ministero della Salute, mediante l’apposita Commissione, per il definitivo riconoscimento del carattere scientifico" dell’ospedale San Gerardo di Monza. E’ il sottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba, a fare il punto sul percorso di trasformazione dell’Asst Monza in Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs). Una strada iniziata con l’ambizione di diventare istituto di tecnologie biomediche avanzate in medicina di precisione e che soltanto negli ultimi mesi ha ‘deviato’ - su esplicita richiesta dello stesso ministero della Salute - in centro per la medicina delle malattie rare, "ritenendo che un Irccs centrato su tale area potrà dare un impulso importante nella cura e ricerca di questo gruppo di patologie, con conseguente impatto positivo sulla loro prevenzione, diagnosi precoce e sullo sviluppo e sperimentazione di terapie innovative volte al miglioramento globale dello stato di salute".

Oggi la Asst Monza avvia oltre 400 sperimentazioni cliniche all’anno, la Fondazione Mbbm 160. L’Asst riesce ad attrarre 7 milioni di finanziamenti, la Fondazione altri 8,8, l’università 6,1 milioni. Si tratta di 22 milioni sul triennio. Con la trasformazione in Irccs potrebbero crescere del 30-40%. Peraltro, torna a sottolineare il sottosegretario Turba, "riguardo l’area delle Malattie rare, riferita sia all’adulto sia al bambino, l’attività della futura Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori si propone lo studio dei meccanismi biomolecolari e lo sviluppo di terapie innovative in ambito preclinico e clinico delle malattie genetiche".

Scelta che poggia anche sul fatto che "l’ospedale e la Fondazione Mbbm sono tra le prime strutture in Lombardia per numero di diagnosi di malattie rare e che in linea con tale attività clinica si colloca l’individuazione come centro della rete di riferimento europeo nelle malformazioni cranio-facciali su base genetica, nelle malattie ematologiche rare, del fegato, in quelle metaboliche congenite oltre che polmonari e neurologiche rare". In particolare le attività si svilupperanno secondo due linee principali di ricerca: da una parte sulle malattie rare dell’adulto e in età pediatrica, dall’altra sull’oncologia pediatrica. Su quest’ultimo fronte, gli investimenti saranno rivolti "allo sviluppo e all’applicazione di protocolli diagnostici e terapeutici avanzati per il trattamento delle leucemie e linfomi a livello nazionale e internazionale, come le tecniche di genomica per l’identificazione del profilo genetico del singolo paziente e lo sviluppo della terapia genica".

Completata la definizione delle aree di ricerca, il 28 ottobre l’Asst Monza ha trasmesso alla direzione generale Welfare di Regione Lombardia la documentazione tecnica inoltrata poi al Ministero. Ora tocca proprio a Roma istituire l’apposita commissione che dovrà valutare definitivamente, anche con sopralluoghi al San Gerardo, la richiesta di trasformazione in Irccs. Pratica che si dovrebbe concludere entro fine anno. Andando così a integrarsi con le novità introdotte dalla revisione della sanità regionale che si appresta ad affrontare l’esame dell’aula.