ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Salis, l’appello a Mattarella. Il padre scrive al Quirinale:: "È ora di smuovere il governo"

"Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, mentre le diverse sentenze per mia figlia e per Gabriele Marchesi hanno mostrato che stanno avendo due trattamenti diversi"[/EMPTYTAG].

Salis, l’appello a Mattarella. Il padre scrive al Quirinale:: "È ora di smuovere il governo"

Salis, l’appello a Mattarella. Il padre scrive al Quirinale:: "È ora di smuovere il governo"

Un appello al presidente Mattarella, nella speranza che "smuova il governo italiano, perché evidentemente non ha fatto quello che doveva fare". Lo ha lanciato Roberto Salis (nella foto), tornato a scrivere al presidente della Repubblica citando l’articolo 3 della Costituzione "perché lui è il garante del fatto che tutti i cittadini sono uguali di fronte alle legge e ora le diverse sentenze per mia figlia e per Gabriele Marchesi hanno mostrato che due cittadini italiani stanno avendo due trattamenti diversi".

Intanto la difesa legale di Ilaria Salis farà ricorso contro la decisione del Tribunale di Budapest di non concedere i domiciliari alla 39enne italiana, da 13 mesi rinchiusa in un carcere ungherese con l’accusa di aver aggredito alcuni militanti di estrema destra. Ad annunciarlo è stato l’avvocato ungherese della giovane donna, György Magyar, comunicando che verrà presentato dopo Pasqua. "Il ricorso contro la mancata concessione dei domiciliari va fatto, anche se è una strada su cui non mi faccio grandi illusioni – dichiara il padre –. Cercare di far ragionare in termini di stato di diritto l’Ungheria mi pare tempo perso, ma facciamo tutto quello che si può farea". La prossima udienza si terrà il 24 maggio, quando verranno ascoltati anche una presunta vittima e due testimoni. Nel frattempo, a indignare ancora sono state le immagini della cittadina italiana portata in aula con manette ai polsi, ceppi ai piedi e una catena legata alla vita e tenuta da una poliziotta a mo’ di guinzaglio. Una situazione che ha portato Roberto Salis a chiedere una mobilitazione contro l’immobilismo del Governo. La strada da intraprendere dev’essere politica. "Il ministro Tajani aveva chiesto al ministro ungherese Szijjartó di non portarla con le catene e le manette, ma neanche questo hanno ottenuto – ricorda l’avvocato italiano Eugenio Losco –. Ci vuole un intervento più incisivo del Governo che non può permettere che una sua cittadina sia detenuta in Ungheria quando un tribunale italiano ha appena detto che le condizioni carcerarie in quel Paese sono disumane e degradanti". Il riferimento è alla sentenza di ieri della Corte d’appello di Milano nei confronti di Gabriele Marchesi, coimputato di Ilaria Salis e lui pure difeso dall’avvocato Losco: "Da una parte c’è un tribunale italiano che dice che le condizioni detentive sono inumane e degradanti, dall’altra parte c’è Ilaria Salis che sta subendo quelle condizioni disumane e ci siamo accorti che un giusto processo non sta avvenendo. Meloni dovrebbe intervenire direttamente con Orbán, non si può più far finta di niente".