Rivale in manette, ma non trovano la sua droga

E spacciandosi per agenti avevano perquisito l’abitazione del concorrente lasciandolo ammanettato

Migration

I pusher si fingevano poliziotti o carabinieri per perquisire i rivali, ma gli mancava un po’ di competenza. Come quando, saputo dell’arresto di un narcotrafficante loro conoscente e sapendo che questi nascondeva cocaina in un’abitazione nella Bergamasca, sono corsi nel suo appartamento ma sono rimasti a bocca asciutta senza trovare niente. Non avevano però cercato bene, dato che quando successivamente sono arrivati i carabinieri, quelli veri, hanno trovato 10 kg di cocaina, nascosti in un vano ricavato in un vecchio tavolo. Altre volte andava “meglio”. Come quando nel Torinese si erano presentati davanti alla porta dell’abitazione di un pusher e, simulando di essere poliziotti, avevano effettuato una vera e propria perquisizione, sottraendo la sostanza stupefacente detenuta dal rivale e lasciandolo ammanettato... nell’appartamento. Un’altra volta, nel Pavese, gli indagati, avendo notato una pattuglia dei carabinieri, avevano occultato lungo il margine della strada una sacca contenente una pistola con matricola abrasa e delle placche dell’associazione Nazionale Carabinieri, utilizzate per simulare l’appartenenza all’Arma.

Da.Cr.