Ristoranti, 21 lavoratori in nero Maxi controllo della Finanza

Sanzioni per oltre 78mila euro, chiesta la sospensione dell’attività per quattro esercizi

Ristoranti, 21 lavoratori in nero  Maxi controllo della Finanza

Ristoranti, 21 lavoratori in nero Maxi controllo della Finanza

di Stefania Totaro

Dal locale notturno al ristorante di sushi fino alla pizzeria: 21 lavoratori in nero, di cui 2 clandestini, sanzioni per oltre 78mila euro e 4 richieste di sospensione dell’attività imprenditoriale. E multe a 80 ambulanti. È il bilancio dell’ultimo controllo eseguito in Brianza dai militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Monza. Dopo i 18 lavoratori in nero scoperti a inizio anno, le pattuglie del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso impiegate su tutto il territorio provinciale, privilegiando i luoghi di attrazione serali e notturni dei weekend, ne hanno sorpresi altri 21 (di cui 13 di nazionalità italiana, 2 marocchini, 2 pakistani, 2 albanesi, 1 peruviano e una cittadina ucraina) intenti a prestare la propria opera in assenza di una regolare assunzione in un rinomato ristorante sushi di Monza, in un salone di bellezza monzese, in un’officina di Lissone, in un distributore stradale di carburante a Vimercate, in un locale notturno di Cornate d’Adda, in una pizzeria di Bernareggio, in una panetteria di Cesano Maderno, in una pizzeria di Nova Milanese, in un ristorante di Bovisio Masciago e in una pizzeria d’asporto di Ceriano Laghetto. Variano da 1.800 a oltre 78mila euro le sanzioni emesse, sono 4 gli esercizi commerciali per i quali è stata richiesta all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività e 10 i datori di lavoro verbalizzati per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, di cui uno anche per il mancato rilascio di ritenute fiscali. Tra i lavoratori in nero scoperti, anche un dipendente albanese e un autista peruviano privi dei documenti validi per il soggiorno sul territorio e che quindi sono stati accompagnati in Questura per il provvedimento di espulsione.

I rispettivi datori di lavoro sono stati denunciati per sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Individuato un ulteriore clandestino, di origini egiziane, che non aveva eseguito l’ordine di lasciare il territorio nazionale disposto dal Questore nel2019. Controllati anche i mercati settimanali di paese o rionali (a Monza, Desio, Verano, Seregno, Lissone, Nova, Macherio, Renate), di fiere (patronale di Santa Valeria a Seregno e Calendimaggio a Seveso).