Rifiuti, parte la controrivoluzione: guardie-detective, raccolta sotto esame

Verifica entro settembre, nel mirino anche chi getta sacchi domestici in strada e nei parchi

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di Barbara Apicella

Le gev smettono le divise e indossano gli abiti civili trasformandosi in detective per beccare in flagranza chi abbandona i rifiuti. E naturalmente staccare la sanzione. Rivoluzione nel campo dell’immondizia a Monza: da settimana scorsa le guardie ecologiche volontarie vengono impiegate anche per monitorare chi, in barba al regolamento, getta i rifiuti domestici nei cestini in strada e nei parchi.

"Già il primo giorno le gev hanno sanzionato un cittadino – spiega l’assessora all’Ambiente Giada Turato –. Si erano posizionate nei pressi di una delle zone più delicate dove già i cittadini avevano segnalato il problema dell’abbandono dei rifiuti e dopo poco hanno multato un ciclista che si era fermato per gettare un sacco di rifiuti domestici nel cestino".

Una battaglia contro gli incivili che l’amministrazione comunale di Monza gioca su più fronti. "Oltre a impiegare le gev per questo servizio, in accordo con l’Impresa Sangalli abbiamo intensificato anche le attività di svuotamento dei cestini: gli operatori ecologici li svuotano non più una volta ma due volte al giorno". Il problema, però, resta la maleducazione di chi, comunque, li utilizza come pattumiera domestica.

"Purtroppo abbiamo notato che in alcuni casi gli operatori ecologici non fanno in tempo a svuotare i cestini che dopo poche ore sono di nuovo pieni di rifiuti che, però, non andrebbero smaltiti in quel modo".

Nel frattempo è iniziata anche un’attività di mappatura delle discariche abusive presenti in città. "Grazie alle segnalazioni dei cittadini gli agenti della polizia locale effettuano sopralluoghi nelle zone più sensibili. Seguiranno poi attività di presidio anche con l’installazione di telecamere".

L’assessora è già al lavoro anche per rivedere il piano della raccolta rifiuti in città. Già il sindaco Paolo Pilotto, all’indomani delle elezioni, aveva sottolineato che il tema, terreno di scontro anche durante la campagna elettorale, è tra le priorità della Giunta. "È una questione urticante – aveva detto Pilotto –. In queste settimane lavoriamo su due fronti: capire se il contratto è applicato correttamente e al tempo stesso capire se i problemi sono legati a come è stato concepito l’appalto. Il fatto è che, con tre turni di ritiro, uno al mattino e due alla sera, c’è sempre del rifiuto per strada. E ogni giorno ci arrivano una trentina di segnalazioni. Entro fine settembre vogliamo, insieme all’impresa Sangalli, capire dove e come è possibile intervenire". Anche sul fronte della pulizia strade aveva ribatito: "Se con l’arrivo delle lance e dei nuovi macchinari la situazione non migliorerà, sono anche pronto a ripristinare il divieto di sosta per il lavaggio strade, magari con un modello misto a seconda delle zone della città". Ma nel frattempo i maleducati non vanno in vacanza e sono decine le segnalazioni apparse anche negli ultimi giorni sui social di cestini strapieni di sacchetti dell’umido, della plastica, oltre a rifiuti anche più ingombranti.

Poche settimane fa i volontari di Monza Plastic Free hanno segnalato la presenza dell’ennesimo abbandono di rifiuti nei pressi della discarica di viale delle Industrie (un problema già segnalato la scorsa primavera) e in via della Blandoria al confine con il comune di Villasanta. In questo caso non solo sacchetti dell’indifferenziata, ma anche pezzi di arredo e macerie di attività edili. Situazione di grave sporcizia quella che invece arriva da Triante dove Barbara Zizza, referente della Leidaa di Monza e Brianza, denuncia cestini dei rifiuti che da diversi giorni non vengono svuotati con immondizia ammucchiata anche a terra.

"Il problema – spiega Zizza – è che i giardini pubblici e le aree cani vengono sempre più utilizzate come luogo di ritrovo con giovani e non che la sera mangiano e bevono e poi lasciano cartoni della pizza e bottiglie abbandonati ovunque".