Monza, in casa cumuli di rifiuti e carcasse di animali

Il proprietario viene ricoverato e chiede all’amico di prendersi cura del cortile: alla prima visita la scoperta choc

Il cortile sommerso da sacchi di immondizia, rottami e animali, alcuni morti da tempo

Il cortile sommerso da sacchi di immondizia, rottami e animali, alcuni morti da tempo

Monza -  Quando i volontari dell’Enpa di Monza hanno varcato il cancello di quell’abitazione di periferia non volevano credere ai loro occhi. Un giardinetto trasformato in discarica: rifiuti, pezzi di rottami e carcasse di animali. E tutt’intorno, a zampettare in quello spazio, oltre una cinquantina di animali da cortile. Giorgio Riva, presidente dell’Ente nazionale protezione animali di Monza si è trovato di fronte al caso di un accumulatore, non solo di oggetti, ma anche di animali. Detenuti però non in condizioni idonee. Una storia di solitudine quella che arriva dal quartiere di San Rocco.

Protagonista un uomo, che i volontari di Enpa hanno deciso di chiamare ’signor Mariano’ (il nome è di fantasia), che a causa di problemi di salute è stato ricoverato in ospedale. Prima di lasciare quella casa che ormai era stata trasformata in una discarica a cielo aperto Mariano ha contattato un suo conoscente incaricandolo di badare quotidianamente ai suoi animali. Quando l’amico, per la prima volta, è entrato nel giardino si è trovato di fronte a un’immagine che mai e poi mai avrebbe pensato di vedere. Il balcone pieno di oggetti e di vestiti, davanti al portone sacchi dell’immondizia abbandonati da tempo e rottami. E poi quello zoo domestico che contava 35 tra galli e galline di varie razze (una coppia era detenuta in una gabbietta per uccellini); 6 oche tra cignoidi e romagnole; 11 anatre tra anatre mute e mandarine; una capra tibetana di circa 7-8 anni, affetta da dermatite.

«Il conoscente di Mariano ci ha immediatamente contattato – spiega Riva –, non sapeva che cosa fare". Il primo pensiero era mettere in sicurezza tutti quegli animali. "Abbiamo dovuto organizzare più viaggi con diverse squadre – racconta –. C’era un impressionante numero di animali da cortile, alcuni ben nutriti, altri tenuti in pessime condizioni in un giardinetto dove le piante cresciute a dismisura nascondevano un enorme numero di sacchi della spazzatura mischiati a rottami in ferro, altri rifiuti e carcasse di galline e di anatre". 

Adesso tutti gli animali sono stati portati al rifugio di via San Damiano, mentre Mariano, purtroppo, è morto. "Abbiamo deciso di non denunciare Mariano anche perché, fin da subito, le sue condizioni di salute sono apparse molto serie. Certamente l’uomo era affetto da ’animal hoarding’ una particolare forma di accaparramento o accumulo compulsivo non di oggetti ma di animali. In questo caso animali da cortile". Casi rari ma che, purtroppo, ci sono anche in Brianza: " Purtroppo le segnalazioni all’Enpa arrivano quando ormai il problema è conclamato o quando la persone si ritrovano a dover chiedere aiuto perché, magari, devono lasciare per vari motivi la loro casa".