
Una parte del piazzale della stazione di Monza presenta già alcuni danni a poco più di un mese dal termine dell’intervento di restyling
MONZA – A poco più di un mese dal termine dei lavori di riqualificazione della pavimentazione nella piazza della stazione di Monza, un tratto dell’area appare già danneggiato. Un cedimento parziale al confine con la strada ha attirato l’attenzione di consiglieri e cittadini, sollevando interrogativi sulla qualità dell’intervento appena concluso. I lavori, con il riutilizzo dei ciottoli storici già presenti, hanno voluto valorizzare il patrimonio esistente, in linea con le indicazioni della Soprintendenza.
Ma quanto accaduto ha destato in Consiglio comunale la richiesta di chiarimenti da parte del consigliere Paolo Piffer (Civicamente), che ha espresso perplessità in merito all’accaduto: “Si stanno riscontrando già i primi problemi legati alla pavimentazione – dichiara –. Mi chiedo se quanto accaduto fosse prevedibile o se ci siano state mancanze esecutive tali da richiedere un’azione da parte del Comune verso l’azienda”. La replica è arrivata dall’assessore ai Lavori pubblici, Marco Lamperti, che ha precisato come “l’intervento di ripristino sarà effettuato a carico dell’impresa, senza oneri per il Comune”.
Ma ha anche chiarito la natura del problema: “Quel selciato non è stato progettato per il transito veicolare. Si tratta di una zona pedonale e il materiale utilizzato, come da prescrizioni della Soprintendenza, è meno resistente rispetto ai tradizionali sampietrini. Tuttavia, i veicoli, non solo privati, passano regolarmente sull’area, contribuendo al danneggiamento”. Non tutti, però, si sono detti convinti dalla spiegazione. Il consigliere Marco Monguzzi (Fratelli d’Italia), edile di professione, ha contestato apertamente l’interpretazione dell’assessore: “I sampietrini, se montati correttamente e con le giuste sigillature, possono reggere il passaggio veicolare leggero. Non diciamo cose inesatte. In quel punto passano auto da sempre. Se l’intervento fosse stato fatto a regola d’arte, non si sarebbe sollevato nulla. Bastava usare materiali adeguati, come il poliuretano”.
Fuori dall’aula, l’assessore Lamperti ha fornito ulteriori precisazioni. “Il cedimento - precisa - ha interessato una piccola porzione della piazza, al confine con la strada, che non era stata oggetto diretto dell’intervento. L’impresa ha lavorato solo nelle aree effettivamente compromesse e in quella zona, che inizialmente appariva stabile, due sassi si sono sollevati solo recentemente. Non è quindi una responsabilità dell’impresa”. Quanto ai tempi di ripristino, Lamperti aggiunge che “l’intervento avverrà a breve, ma ad agosto le tempistiche sono fisiologicamente più lente”, e ribadisce che “il materiale utilizzato è vincolato dalla Soprintendenza e non può essere sostituito con elementi più resistenti”.