REDAZIONE MONZA BRIANZA

Record tutto brianzolo del riciclo di cialde di caffè

Alluminio riutilizzato e con le polveri della bevanda concime naturale

Brianzoli campioni nel riciclo della cialde da caffè. In un anno il balzo in avanti è stato del 76,5%. “Di chicco in chicco“, il progetto di recupero lanciato da Nespresso e da Cial (Consorzio nazionale imballaggi alluminio) laurea con lode il Vimercatese, Brugherio e circondario. Una trentina di comuni dove si amano sia ‘tazzurella’ che ambiente.

La collaborazione è nata grazie al Cem e i numeri del colosso pubblico dei rifiuti che gestisce l’intero ciclo sul territorio garantiscono ulteriori margini di miglioramento. Con i suoi 67 soci e 20mila aziende servite è un bacino importante per il progetto del marchio del caffè a porzioni, che ha investito 6 milioni di euro per permettere ai consumatori di riconsegnare le capsule esauste nei negozi del gruppo, o in alcune isole ecologiche distribuite nel Paese. Un sistema capillare di 113 punti di raccolta spalmati in 67 città italiane, con 17 nuove aperture solo nel 2019.

L’anno scorso il programma ha riportato in vita 1.335 tonnellate di cialde, +31% rispetto al 2018. All’interno della statistica nazionale Cavenago e dintorni si sono ritagliati un primato. Il loro impegno in questo ambito è un esempio perfetto di economia circolare: le capsule vecchie, infatti, hanno una seconda chance grazie a un impianto di Brescia dove l’imballaggio viene separato dal caffè, l’alluminio si trasforma in oggetti di uso quotidiano, mentre lo scarto della bevanda diventa compost per una risaia di Novara.

Il riso prodotto grazie a questo concime naturale, riacquistato da Nespresso, viene infine donato al Banco Alimentare della Lombardia – 2 milioni 954 mila le porzioni già arrivate in Regione - e quello del Lazio. Finisce così sulle tavole delle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Da una cialda alla solidarietà, "un esempio di sostenibile a 360 gradi", sottolineano al Cem.

Barbara Calderola