ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Rapinatore tradito dal tatuaggio: riconosciuto e arrestato per un tribale

A luglio ha assaltato un bazar cinese col volto travisato lasciando però scoperto il tribale sul collo

Uno dei fotogrammi decisivi

Besana (Monza e Brianza) - Un tatuaggio può essere fatale per un malintenzionato. Incancellabile e inconfutabile prova, di fronte all’occhio lungo delle telecamere. È successo a un 26enne milanese, arrestato per una rapina di luglio a Besana Brianza. A incastrarlo i carabinieri della locale stazione. L’uomo si era introdotto in un piccolo bazar gestito da una famiglia cinese e, con volto travisato e pistola, si era fatto consegnare l’incasso, oltre 400 euro, riuscendo in un primo momento a sfuggire alla giustizia.

Le indagini dell’Arma sono però subito scattate e grazie al racconto delle vittime e ai filmati di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a dare un nome al soggetto. Decisivo un frammento dei video in cui veniva scovato un tatuaggio sul collo dell’uomo: un tribale. Per dare riscontro all’ipotesi, i militari hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione, dove sono stati ritrovati i vestiti indossati durante il colpo e la pistola, rivelatasi una riproduzione di una calibro 9, ma che per la legge penale equivale ad un’arma vera essendo priva di tappo rosso e quindi non distinguibile come giocattolo. Sulla scorta di questi elementi, il Gip del Tribunale di Monza su richiesta della locale Procura ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per rapina aggravata dall’uso di armi, eseguita l’altra mattina dai carabinieri.