FABIO LUONGO
Cronaca

Quella trama lunga tre secoli nel segno dei Verri

Se dici Biassono dici Verri, un nome che in Italia fa il paio con l’Illuminismo. Alla loro famiglia si lega...

Se dici Biassono dici Verri, un nome che in Italia fa il paio con l’Illuminismo. Alla loro famiglia si lega...

Se dici Biassono dici Verri, un nome che in Italia fa il paio con l’Illuminismo. Alla loro famiglia si lega...

Se dici Biassono dici Verri, un nome che in Italia fa il paio con l’Illuminismo. Alla loro famiglia si lega infatti tanta parte della storia moderna della città, per circa 3 secoli. Vicissitudini, interessi economici e stimoli culturali dei Verri si intrecciarono con la Brianza e in particolare con Biassono dalla metà del XVI secolo, quando Pietro Antonio Verri sposò Lavinia de Malduris, che possedeva un patrimonio di terreni proprio a Biassono. Terreni che si stendevano lungo la via di collegamento con Lissone, tanto che a lungo la strada tra i due Comuni prese il nome di Strada della Maldura. Insediatisi come proprietari terrieri in città, i Verri andarono via via aumentando le loro proprietà. Figura centrale per Biassono fu il conte Gabriele Verri, che sviluppò il primo mercato biassonese e acquisì i terreni su cui si edificò Villa Verri, oggi sede del Comune. Proprio dal conte Gabriele discendono i più conosciuti dei Verri, i fratelli Pietro, Alessandro e Carlo, che furono figure centrali per la cultura del Settecento in Italia e per l’Illuminismo nel nostro Paese.

Proprio Carlo fu il più legato a Biassono: qui e in Brianza portò, frutto dei suoi studi, nuove tecniche agricole, insieme alla coltivazione della vite e del gelso per il baco da seta. A queste due colture e alle sue sperimentazioni Carlo Verri dedicò un best seller dell’epoca, quel “Saggio di agricoltura pratica sulla coltivazione delle viti” che divenne popolare anche fuori dall’Italia. Il legame di Biassono con la famiglia Verri terminò nel 1913, quando l’ultima discendente mise in vendita tutte le proprietà, compresa la villa oggi municipio.

F.L.