
Domani al Teatro Manzoni di Monza il nuovo monologo del narratore . Data unica per la regia di Maria Maglietta. Dai miti greci alla letteratura di oggi.
Marco Baliani, tra i protagonisti e fondatori del teatro di narrazione contemporaneo, presenta al Manzoni di Monza il suo nuovo monologo, "Quando gli dèi erano tanti" dedicato alle scritture dell’intellettuale ed editore di Adelphi Roberto Calasso, nella stagione "Altri percorsi". Appuntamento in una data unica venerdì 21, alle 21, per la regia di Maria Maglietta. A partire da Le nozze di Cadmo e Armonia, Baliani (nella foto) costruisce uno spettacolo che "nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi".
Partendo da questi miti Baliani costruisce un universo di rimandi, di mappe immaginarie, di viaggi letterari che ammiccano a Leopardi, Pavese, Rilke e Brodskij, aprendo la narrazione "a pensieri imprevisti, che riguardano il nostro presente; che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, a incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti - come racconta Baliani - Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere". Baliani fa viaggiare idealmente il suo pubblico attraverso grotte, boschi, mari, scogli, nella natura che parla con le voci potenti degli Dei che l’hanno abitata, e che sono ancora lì, nascosti alla nostra vista, votata al consumo della natura stessa. Sono ancora lì anche quando ai boschi si sostituisce l’intrico di una metropoli, o di strade brulicanti di esistenze in corsa.
"Anche lì, a saperle ascoltare – incoraggia Baliani – ci sono voci antiche che ci parlano, ricordandoci del tempo in cui lo stormire delle foglie aveva una voce e la sapevamo ascoltare. Mi piacerebbe con questo spettacolo ritrovare quell’ascolto". Marco Baliani è attore, autore e regista. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, negli anni ha sperimentato drammaturgie corali, creando spettacoli-evento per molti attori, come "I Porti del Mediterraneo" (progetto formativo che a fine anni ‘90 vide la partecipazione di gruppi di giovani attori selezionati in diverse città mediterranee); "Pinocchio Nero" (Premio Ubu - realizzato tra 2002 e 2004 con venti ragazzi delle strade di Nairobi che hanno raccontato la storia di Pinocchio). Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi. Nel 2021 è uscito, per i tipi di Bompiani, La pietra oscura. Nel 2022 e nel 2023 è stato Maestro di "Bottega XNL - Fare Teatro", guidando la messa in scena di Antigone (con Massimo Foschi e Petra Valentini) e di Edipo, che hanno debuttato in prima nazionale al Festival di Teatro Antico di Veleia.
Biglietto: 23 euro, tariffa unica.