SONIA RONCONI
Cronaca

Seveso, una pista ciclabile unirà i tesori della Brianza

Un percorso ciclopedonale per valorizzare l’area

IMPEGNO Legambiente ha iniziato  a lavorare  a questo progetto  sin dal 2016 per unire  i punti  più interessanti della Brianza Ovest

IMPEGNO Legambiente ha iniziato a lavorare a questo progetto sin dal 2016 per unire i punti più interessanti della Brianza Ovest

Monza, 20 agosto 2018 - Con la 'Green Lane' della Brianza Ovest nascerà un percorso ciclopedonale di 30 chilometri alla scoperta della Brianza. Gianluca D’Amato, del circolo Legambiente Laura Conti, ha esposto le linee guida di “Green lane Brianza Ovest”. È un progetto ambizioso ecosostenibile che si pone come obiettivo quello di collegare tanti comuni, tra cui quelli di Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Limbiate, i cui rispettivi sindaci hanno già firmato un protocollo d’intenti. A fianco di queste realtà cittadine si sono schierate anche nove associazioni per la tutela del territorio e la promozione della mobilità sostenibile.

L’obiettivo del tracciato ciclopedonale Green lane Brianza Ovest è quello di valorizzare, riqualificare e implementare dei percorsi che collegano i punti di interesse ambientale del territorio: dal parco Villa Dho (Altopiano di Seveso) a quello del Parco delle Groane, transitando per luoghi culturali storici della provincia come la salita del Biulè a Cesano Maderno, la villa Trivelli a Limbiate o l’ex Polveriera di Solaro. «Questo progetto è nato nel 2016 per promuovere la quotidianità all’aria aperta e solo nel 2017 ha visto la possibilità di realizzare quello che era un sogno in qualcosa di concreto. Infatti è stata realizzata la pista ciclabile che collega la stazione di Cesano Maderno all’istituto Versari - spiega D’Amato -. Il nostro progetto prevede di mettere in connessione e creare dei raccordi tra le bellezze del nostro territorio, offrendo anche un tratto paesaggistico soprattutto alle aree urbane maggiormente degradate».

Il progetto comprende un percorso di ben 30 chilometri, nella maggior parte dei casi prevede strade già esistenti e connette già cinquanta punti di interesse sui cento che vorrebbe un giorno allacciare. «Tutta la pista ciclabile – conclude Gianluca D’Amato – sarà messa in sicurezza, in maniera tale da poterla rendere accessibile a persone di ogni età che vogliono anche fare footing. Realizzare e incentivare l’utilizzo di infrastrutture che ne invoglino la fruizione significa orientare il domani della collettività, quello delle generazioni del futuro che dovranno fare i conti con le nostre scelte di oggi».