Desio (Monza Brianza) – Un manipolo di irriducibili, che non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia di fronte allo spettro del mostro di cemento che si allunga e avanza verso il nostro territorio. Erano più di cento i cittadini che si sono radunati sul ponte di San Giorgio sopra la Valassina per opporre ancora una volta il proprio “No“ a Pedemontana.
Hanno sfidato freddo e vento, armati di determinazione, cartelli e striscioni per ribadire le proprie ragioni in opposizione al progetto. “Una serata che ha scaldato il cuore e rafforzato la lotta, nonostante il freddo gelido – sottolineano i Comitati organizzatori –, abbiamo vissuto un momento straordinario di partecipazione, emozione e comunità. Grazie a tutte e tutti per essere stati presenti con così tanta passione e determinazione. Dire no a Pedemontana significa proteggere il nostro territorio, un patrimonio che appartiene a tutti”.
“Fermare questo progetto – proseguono – non è solo una scelta ambientale, ma anche economica e sociale: 4 miliardi di euro mancanti saranno investiti dalla Regione Lombardia. Questi soldi potrebbero e dovrebbero essere collocati in sanità e trasporto pubblico, settori che toccano la vita quotidiana di ognuno di noi. Una nuova autostrada a pagamento non risolverà il problema del traffico, anzi, lo sposterà sulle strade locali, aumentando inquinamento e disagi nei nostri comuni. Questa è una battaglia per il futuro, per la salute e per il bene comune. Continuiamo a farci sentire, insieme possiamo fare la differenza”. Tantissimi i cartelli con scritte come “Suolo libero“, “Soldi alla sanità no a Pedemontana“, “Il suolo si ribella, troppo cemento“.
Gli attivisti hanno anche portato delle luci, per illuminare la loro protesta e le loro ragioni, e dei coperchi per dargli forza dal punto di vista acustico. “E non ci fermiamo certo qui”, la loro promessa, mentre stanno già preparando altre iniziative e manifestazioni di protesta a oltranza contro il progetto sempre più incombente. Iniziative con una partecipazione sempre piuttosto ridotta, visto che riguardano Comitati e attivisti provenienti da vari comuni e zone del territorio, ma comunque solide e concrete.