Agrate Brianza, prostituzione e scambisti al Colleoni

Nel parcheggio del Centro direzionale, indicato come luogo di ritrovo anche nei siti specializzati, controllate 50 persone e 34 macchine

La zona attorno al Centro Colleoni è tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine

La zona attorno al Centro Colleoni è tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine

Agrate Brianza (Monza e Brianza), 19 novembre 2019 - Atti osceni e sfruttamento della prostituzione, Colleoni blindato nel week-end. E lotta agli scambisti – il parcheggio del centro direzionale è da anni segnalato in siti specializzati – i carabinieri hanno controllato 50 persone, mancati clienti grazie all’azione di disturbo, e 34 macchine, la polizia locale in aiuto ai militari della Compagnia di Vimercate e del terzo Reggimento Lombardia ha staccato parecchie multe.

Area degradata con residenti avvelenati da anni di convivenza con amanti poco rispettosi che consumano rapporti sessuali a due passi dalle case e spesso scendono dalle auto mezzi nudi, incuranti di chi hanno intorno. Un video hard dal vivo dal quale si cerca di proteggere figli minorenni. Tanto, da balzare in cima alla lista dei punti caldi nell’ultima riunione a Vimercate del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza. E la risposta dell’Arma non si è fatta attendere: decine di macchine con i lampeggianti accesi hanno illuminato anfratti e viette degli incontri mercenari.

L’anno scorso un rapporto clandestino era costato 20mila euro di multa a un lissonese di 52 anni e a un cornatese di 34 impegnati a fare altro quando gli agenti li hanno fermati. E pochi mesi prima un salasso di uguale entità aveva colpito due imprenditori bresciani che si erano dati appuntamento sempre qui, a pochi metri dall’A4, un punto strategico sulle grandi vie di comunicazione. Ma non solo. Per gli investigatori, ormai una tradizione consolidata dal tam tam via Internet. Ad Agrate si ritrova chi ha una facciata rispettabile e non vuole che la propria doppia vita venga a galla.

A farne le spese, però, sono gli abitanti della zona. A Ferragosto gli habitué si mascherano e corrono alla ricerca di un partner in quel motel a cielo aperto che fa impazzire via De Capitani.  È stato il sindaco Simone Sironi a chiedere al prefetto un intervento mirato.  Il Comune è impegnato nella lotta al degrado dal 2010. Per sei anni le segnalazioni e le contravvenzioni staccate sono state una ventina, poi c’è stata un’impennata: i casi sono triplicati. Ma l’Amministrazione non è stata con le mani in mano. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti allo sfruttamento di tante ragazze", ripetono a Palazzo. Qualche cliente che si è visto appioppare 300 euro di multa dopo un incontro mercenario, ha protestato chiedendone la cancellazione, naturalmente senza ottenerla. Il giro di vite con doppio obiettivo – proteggere le donne e tutelare la reputazione della città – è un’azione radicata.  Ma i boudoir, sempre gli stessi, resistono.  Gli affezionati aspettano che passi la bufera e ricominciano daccapo al centro direzionale e alle rotonde che portano alla Milano-Venezia.  L’ordine è chiaro: tolleranza zero, ma nonostante le stangate e il pericolo di essere scoperti da mogli e fidanzate, i clandestini continuano a venire qui.