Monza, terrore al Pronto soccorso: aggrediti a calci e pugni infermiere e poliziotto

Ospedale San Gerardo, paura tra i pazienti in attesa nelle sale mediche. Il questore Odorisio rafforza i controlli dei presidi sanitari

La polizia davanti al San Gerardo

La polizia davanti al San Gerardo

Monza, 18 febbraio 2023 - Ha aggredito medici, infermiere,  poliziotti.  Ha distrutto materiale medico gettando terrore nell'ospedale. Ma alla fine è stato arrestato, non senza fatica.

Nell’ambito del rafforzamento delle attività di vigilanza fissa ai presidi sanitari disposte dal Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, a seguito delle recenti direttive del Capo della Polizia e del Ministro dell’Interno, nella giornata di giovedì scorso il personale del Posto di Polizia fisso all’ospedale Irccs San Gerardo di Monza è intervenuto prontamente, su richiesta dei sanitari dell’area chirurgica del Pronto Soccorso, in quanto un cittadino tunisino ventiduenne residente a Lissone con precedenti per reati contro il patrimonio, entrato indebitamente nell’area interdetta, aveva preso a minacciare medici e infermieri.

Il nordafricano pretendeva il rilascio di certificato per un accesso effettuato nella nottata stessa in quella struttura per abuso di sostanza stupefacente, dalla quale tuttavia si era allontanato spontaneamente senza attendere le dimissioni. Al diniego dei sanitari che lo avevano invitato a seguire le procedure previste, il giovane aveva dato in escandescenza minacciando gravemente i presenti e distruggendo le apparecchiature sanitarie, così terrorizzando peraltro pazienti in visita nelle sale mediche attigue.

Invitato ad allontanarsi, l’uomo ha reagito violentemente colpendo prima un poliziotto e, successivamente, anche un infermiere, ai quali cagionava lievi lesioni, venendo poi definitivamente bloccato dall’operatore di polizia che lo ha arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per minacce aggravate ad esercenti la professione sanitaria. Nell’agosto 2020, infatti, il Legislatore ha introdotto una nuova ipotesi di aggravante proprio per rafforzare la tutela di personale medico e infermieristico nell’esercizio della propria attività. 

L’arrestato è risultato sottoposto all’affidamento in prova ai Servizi sociali e inottemperante alle prescrizioni del Tribunale dei Minori di Milano, visto che avrebbe dovuto scontare in tale regime alternativo alla detenzione la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione per tentata rapina e lesioni personali commessa a Lissone nel 2016, quando era ancora minorenne, a danno di un coetaneo che aveva picchiato per sottrargli il portafoglio.