Primo palazzo “Net carbon zero“ con la tecnologia del Gruppo Fervo

L’innovativo sistema di trattamento dell’aria cattura gran parte dell’anidride carbonica dall’esterno immettendo poi nell’edificio aria più pulita e ricca di ossigeno: bassi consumi e ambiente tutelato

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di Alessandro Crisafulli

La casa (o l’ufficio) come un albero. Ma ancora più performante. Che fa respirare meglio chi la abita, salvaguardando l’ambiente. Come? Con un innovativo sistema di trattamento aria che cattura e immagazzina gran parte dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera esterna, immettendo poi nell’edificio aria più pulita e ricca di ossigeno. L’idea, diventata tecnologia e ribattezzata “Eco2Air“, è di una azienda brianzola, il Gruppo Fervo di Nova Milanese. E ha preso forma nel primo palazzo “Net carbon zero“ che verrà inaugurato il 28 settembre a Milano, nella zona Bicocca, su iniziativa del Gruppo Barings Real Estate e progetto architettonico di Park Associati.

L’edificio è stato chiamato Open 336 ed è destinato a uso uffici: ispirazioni high-tech e citazioni post-industriali, impianti tecnologici all’avanguardia, certificazioni delle prestazioni di sostenibilità ai massimi livelli. Una struttura che lancia un ponte verso il futuro partendo da uno dei temi più urgenti del presente: l’abbattimento della CO2 e l’elaborazione di nuove strategie per ridurre gli impatti ambientali e i consumi in tutto il ciclo di vita dell’edificio, anche nella sua costruzione. In particolare, con l’utilizzo di una tecnologia innovativa, gli immobili possono comportarsi come se fossero alberi, ovvero possono filtrare CO2 ma con un potere di filtrazione addirittura maggiore, circa otto volte superiore a quello naturale.

Un progetto che si rivela quindi come un punto di svolta fondamentale nell’affrontare il tema della decarbonizzazione. "La CO2 catturata proprio grazie al filtro Eco2Air, realizzato con materiale organico e biodegradabile, tra cui i fondi di caffè – è spiegato nel progetto – viene recuperata e riutilizzata in altri processi in un’ottica di economia circolare. Una volta saturo dopo l’utilizzo di circa 600 ore, il filtro può essere svuotato della CO2 accumulata, rigenerato e riutilizzato tranquillamente fino a sette anni". L’impianto di trattamento dell’aria è connesso a una piattaforma che, attraverso molteplici sensori, legge in tempo reale tutti i parametri di consumi e funzionamento segnalando non solo eventuali anomalie, ma prevedendo addirittura gli interventi necessari prima che i guasti si verifichino, grazie ad algoritmi.

"Immaginiamo che il palazzo sia un albero: se le fondamenta rappresentano le radici e la struttura la corteccia, il filtro Eco2Air ne costituisce finalmente le foglie – spiega Alessandro Belloni, CEO del Gruppo Fervo – Si pensi che 10 kg di materiale filtrante, a ciclo continuo, hanno una capacità di assorbimento della CO2 dalle 10 alle 15 volte superiore a quella ad esempio di una magnolia o di un pino. La nostra tecnologia consente di ridurre emissioni e consumi realizzando un vero e proprio Net Carbon Zero Building, trasformando un elemento critico per l’ambiente come la C02 in una risorsa".