Primo incontro nella villa confiscata

La nuova Scuola popolare antimafia verrà presentata nella ex villa confiscata alla criminalità organizzata, sede di Brianza SiCura. L'associazione promuove la cultura della legalità e il contrasto alle mafie.

Primo incontro nella villa confiscata

La nuova Scuola popolare antimafia verrà presentata nella ex villa confiscata alla criminalità organizzata, sede di Brianza SiCura. L'associazione promuove la cultura della legalità e il contrasto alle mafie.

Mercoledì alle 17.30 la nuova Scuola popolare antimafia verrà presentata nella sede dell’associazione Brianza SiCura. Non in un posto casuale, ovviamente, bensì nella ex villa di via Prati confiscata alla criminalità organizzata. Dove l’associazione ha trovato casa, in maniera simbolica. Brianza SiCura sostiene quindi la nuova iniziativa, che arriva nel decimo anno del suo ormai lungo, e importante, percorso sul territorio. "Sarà un’occasione per approfondire i contenuti del progetto e conoscere da vicino le iniziative future della nostra associazione in ambito di contrasto alle mafie", spiegano dall’associazione. Brianza SiCura è un’organizzazione di volontariato per un impegno comune nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al fenomeno della corruzione, per una permanente diffusione della cultura della legalità.

L’associazione si propone di promuovere iniziative, progetti e proposte che coinvolgano i cittadini, il mondo della scuola, le forze sociali e produttive del territorio, utili a costruire e rafforzare quella base diffusa di consapevolezza, responsabilità e coscienza civile, che costituisce il più favorevole terreno per una cultura della legalità e la migliore garanzia per prevenire e contrastare la criminalità organizzata e il fenomeno della corruzione. Le riunioni di Brianza SiCura sono sempre pubbliche e itineranti: tutti possono partecipare. Una realtà virtuosa e coraggiosa che nacque da un omonimo convegno organizzato dall’amministrazione comunale di Seveso poco dopo l’Operazione Tibet, che aveva fatto scoprire la “banca della ‘ndrangheta“ in un “tugurio“ della cittadina brianzola. Era il 16 maggio 2014.

Ale.Cri.