
I lavori nella scuola vimercatese
I ragazzi non ci sono, ma gli operai sì. Hanno già finito di gettare le fondamenta delle nuove aule all’Omnicomprensivo, il centro scolastico di via Adda che ospita 4.400 studenti e quattro istituti superiori: il Banfi, il Vanoni, il Floriani e l’Einstein.
Una vera cittadella dell’istruzione che prima del Covid si formava ogni mattina con l’arrivo di ragazzi e insegnanti e si scioglieva ogni pomeriggio col loro ritorno a casa. Adesso è deserta. Ma non del tutto. "Tenere aperti i cantieri nelle scuole in questo momento è importante per dare un segnale di massima attenzione all’istruzione, una priorità per la Provincia - dice il presidente Luca Santambrogio -. A Vimercate stiamo investendo su due fronti: da una parte per dare 12 classi agli istituti del plesso dopo anni alla stretta, dall’altra su un progetto innovativo del Politecnico sull’uso degli ambienti in chiave di educazione diffusa".
Un concetto che andrà a rivoluzionare il comprensorio degli anni Settanta, spesso al centro delle cronache per gli acciacchi inflitti dal tempo e da manutenzioni impossibili a causa dei tagli ai bilanci. Ma da ottobre è cominciato un nuovo capitolo: sull’ampliamento che porterà in dote agli allievi anche due ambiti polifunzionali sono stati investiti 3,5 milioni di euro. Serviranno a costruire un fabbricato di 880 metri quadrati in legno lamellare su due livelli fuori terra per una superficie complessiva che arriva quasi al doppio: 1.500 metri. Le scelte architettoniche sono all’insegna della sostenibilità e della massima efficienza energetica "ma soprattutto orientate a garantire il miglior comfort possibile agli alunni".
Una netta inversione di tendenza per il polo famoso per le caldaie che ogni inverno costringono a fare lezione all’addiaccio, o addirittura a tornare a casa per colpa della colonnina di mercurio che raggiunge livelli da alta montagna. Polemiche che si sono sempre ripetute. Almeno fino al Covid che ha cambiato tutto anche qui. "Le aule sono vuote, ma il nostro impegno per il patto BrianzaRestart non si ferma - assicura Santambrogio - Agli adolescenti abbiamo chiesto tanti sacrifici in termini di socialità ed esperienze mancate con le scuole chiuse, per questo noi istituzioni dobbiamo lanciare un messaggio chiaro: ci siamo".
Barbara Calderola