Cavenago (Monza e Brianza) – Ester Intini è l’Italiana dell’anno: a lei il premio “Enrico Mattei“ di Anpit-Azienda Italia. Madre coraggio, è stata insignita a Roma dall’associazione nazionale per l’Industria e il Terziario per il suo impegno per la sicurezza sul lavoro. Un tema che l’ha segnata personalmente. La consigliera comunale di Cavenago è la mamma di Gabriele di Guida, l’operaio di 25 anni che nel 2019 rimase stritolato in un macchinario alla Silfa di Sulbiate. Ventotto minuti di sofferenza prima che un collega si accorgesse che il ragazzo era stato risucchiato da un rullo. Una tragedia che ha segnato la vita della famiglia e della comunità.
Ester Intini ha fondato un’associazione, “Gabry nel cuore“, con la quale porta avanti la battaglia dappertutto: nelle scuole e nelle fabbriche. Un modo per trasformare un dolore che nessuna parola può spiegare in qualcosa di buono per gli altri. Una scelta che racconta la sua tempra e il suo cuore. Ed è stato proprio a un corso di formazione in alcuni istituti superiori della capitale che la consigliera è venuta in contatto con Anpit che, a sorpresa, ha deciso di valorizzarne la missione. Per lei, "un’emozione inaspettata".
A tutti parla del suo ergastolo, "l’assenza di Gabriele" e di quei 28 minuti di strazio che non dimentica mai. "Un braccio era staccato dal corpo. Ho visto le foto. Mio figlio è rimasto appeso alla pressa che non ha smesso di funzionare continuando a schiacciarlo per quasi mezz’ora. Nessuno si era accorto di niente". Una ferita che è diventata una mano tesa verso il prossimo. "C’era solo una strada: darci da fare perché non ci fossero più altri Gabriele, altre mamme, altri papà che svengono davanti al comandante dei carabinieri che ti dice che tuo figlio non ce l’ha fatta". E quel rimboccarsi le maniche è diventato “Gabry nel cuore“, all’opera accanto ad Anmil, l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, di cui Ester è testimonial. La storia di Gabriele è anche in un docu-film, “InSicurezza“. La pellicola è stato proiettata in Parlamento, a febbraio, nella giornata contro gli infortuni sul lavoro.