Milano-Meda, ponte a rischio a Binzago: ma i camion non rispettano il divieto

Il M5S a caccia dei furbetti sui sovrappassi a rischio della Milano-Meda: "Divieti ignorati"

I divieti ignorati sul ponte di Binzago

I divieti ignorati sul ponte di Binzago

Cesano Maderno (Monza Brianza), 8 settembre 2018 - Che ci fa un camion da 18 tonnellate su un ponte ammalorato della Milano-Meda con divieto di transito ai mezzi superiori a 3,5 tonnellate? Se lo è chiesto il senatore del Movimento 5 Stelle Gianmarco Corbetta, che venerdì, a capo di una delegazione formata dai consiglieri comunali Giulia Fumagalli, Dario Pizzarelli (Cesano Maderno) e Rosanna Biasin (Bovisio Masciago) ha deciso di andare a verificare chi fa il furbetto direttamente sul posto. Sotto la lente sono finiti i quattro ponti a rischio monitorati dai tecnici della Provincia. Il risultato? Non solo i mezzi pesanti passano dove non dovrebbero, ma addirittura chi li guida sposta le barriere o passa contromano pur di prendere comode, ma pericolose, scorciatoie.

"Abbiamo fatto una visita ai quattro ponti della Milano-Meda che secondo alcune perizie dovevano essere chiusi a fine agosto perché a rischio crollo – denuncia Corbetta, fotografie e filmati alla mano –. La situazione più grave è quella del ponte di Binzago a Cesano Maderno, dove da un anno c’è un divieto di transito per i mezzi con peso superiore a 3,5 tonnellate che però non viene fatto rispettare, nonostante gli allarmi lanciati dai cittadini. Abbiamo visto coi nostri occhi una bisarca da 18 tonnellate passare tranquillamente su quel ponte, nonostante i new jersey in plastica messi pochi giorni fa per restringere la carreggiata". Eppure, continua Corbetta, l’ultima perizia della Provincia di Monza e Brianza che ha permesso di tenere aperti i ponti in attesa di ulteriori controlli (le prove di carico partiranno in questi giorni) parla chiaro: "Riteniamo necessario – dicono i periti di Akron – un sollecito alla necessità di fare rispettare le limitazioni ai carichi transitabili". "Cosa aspettano il Comune di Cesano Maderno e la Provincia ad intervenire?", continua il senatore, proponendo alcune soluzioni semplici, come installare barriere in cemento o riempire d’acqua quelle esistenti in plastica, perché non vengano spostate.