CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Poesie e musica per il Roseto “La Bella di Monza“ alla Villa Reale

Appuntamento oggi alla Reggia, dove cinque poeti si alterneranno nella lettura dei loro testi. L’arpista e compositore Vincenzo Zitello, accompagnato da un violino, suonerà i brani del suo ultimo cd.

Poesie e musica per il Roseto “La Bella di Monza“ alla Villa Reale

Poesie e musica per il Roseto “La Bella di Monza“ alla Villa Reale

Oggi appuntamento con la IX edizione de “La Bella di Monza“, consueto evento che “La Casa della Poesia di Monza“ dedica al Roseto Niso Fumagalli e all’immaginario poetico, artistico e musicale che questo fiore porta con sé. Il Roseto Niso Fumagalli, nel cortile antistante la Villa Reale, venne istituito nel 1964 per volontà dell’ ingegnere Niso Fumagalli. Accoglie i visitatori tutto l’anno, ma solo a maggio è in piena fioritura. Il programma comincia alle 16.30 con una visita guidata del Roseto, a cura di Antonetta Carrabs.

Alle ore 18 nella Sala degli Specchi della Reggia, Elisabetta Motta presenterà il libro d’artista da lei curato “Quaderno del Roseto 3“, edito da “Il ragazzo innocuo“ di Luciano Ragozzino. Saranno presenti cinque dei sette poeti pubblicati nel libro che si alterneranno nella lettura dei loro testi inediti dedicati alla rosa: Giancarlo Pontiggia, Laura Corraducci, Paola Turroni, Paola Loreto, Gianni Salis (a cui si aggiungono Franca Mancinelli e Nicola Muschitiello). Si tratta del terzo quaderno del Roseto, dedicato a questo fiore, preceduto dalle edizioni del 2017 e 2019. L’introduzione è di Antonetta Carrabs e il testo critico di Elisabetta Motta. Realizzato in 44 copie, il volume contiene un’acquaforte originale di Luciano Ragozzino. L’evento sarà impreziosito dall’arpista e compositore Vincenzo Zitello che suonerà alcuni dei brani del suo ultimo cd “Le voci della rosa“ accompagnato dal violinista Fulvio Renzi. Per la composizione il maestro Zitello ha preso ispirazione da alcuni testi poetici contenuti nel libro “Le voci della rosa“ di Elisabetta Motta, edito da Pendragon (2023) un libro e un cd che sono stati presentati nel corso del 2023 e 2024 in numerose rassegne dedicate alla rosa e in Roseti, Ville e Castelli d’Italia. L’evento è gratuito. Per prenotazioni: pro.monza@tiscali.it (specificare a quale dei due momenti si intende partecipare).

La Bella di Monza, che dà il titolo all’evento, è una rosa che si trova nel roseto, entrando, sulla sinistra. Il nome scientifico è Modoetiensis Villoresi, perché fu creata agli inizi dell’Ottocento da Luigi Villoresi, il primo ibridatore italiano e direttore dei Giardini Reali di Monza tra il 1812 e il 1825. Nel 1836 il Mezzotti, durante una visita ai giardini Reali, loda Villoresi: "instancabile nell’introdurre miglioramenti e novità tanto nei Giardini, quanto nel Parco", aggiungendo: "la rosa modoetiensis (Rosa monzese) è un perenne ricordo delle sue cure". Sei anni dopo, torna a parlare ancora delle rose di Villoresi, affermando che la ‘Bella di Monza’ era un potente rimedio contro la pesantezza della testa. E che i bevitori se ne servivano per impedire che i vapori di Bacco offuscassero la ragione, ribadendo che diversi roseti nel territorio milanese erano belli, ma nessun altro poteva eguagliare il pregio dei rosai degli Giardini Imperiali, sui quali regna la Rosa Monzese.