di Barbara Apicella
Ormai è fatta: Pizzaut tra pochi mesi aprirà i battenti a Monza. È scritto nero su bianco: giovedì Nico Acampora, il fondatore della prima pizzeria gestita da persone autistiche, ha firmato il contratto di affitto. Prima dell’estate (se non ci saranno intoppi) nell’ex area Philips alzerà la saracinesca il secondo locale dove viene preparata e servita quella che i ragazzi autistici definiscono "la pizza più buona della galassia conosciuta". L’area è di proprietà della famiglia Bellazzi e in questo ultimo anno è entrata nel cuore dei monzesi: in una parte dell’ex sito industriale è infatti stato allestito il centro vaccinale. Il 15 marzo l’hub terminerà il servizio poi partiranno i lavori per la realizzazione della seconda pizzeria.
"Una pizzeria molto più grande di quella di Cassina de’ Pecchi, inaugurata lo scorso 1 maggio – spiega Nico Acampora -. Si estende su una superficie di mille metri quadrati, ci saranno circa 300 posti a sedere". Un ristorante pensato e realizzato a misura di persona autistica: dalla cucina ai forni, dalla disposizione dei tavoli, ai mobili che si chiudono senza fa rumore, alla scelta dei colori e delle luci che non danno fastidio ai lavoratori. "A Monza verranno impiegati tra i 20 e i 25 ragazzi. Per noi è una grande vittoria". Neppure il tempo di tirare un sospiro di sollievo per la riuscita di un’impresa alla quale da sempre Nico aspirava, che il "papà" di Pizzaut si è già rimesso al lavoro per un altro obiettivo, ancora più grande: dopo l’inaugurazione della pizzeria di Monza, la creazione di un franchising sociale con il marchio Pizzaut. "Un’esperienza che tutto il mondo ci invidia. L’esperienza di Pizzaut è stata persino portata come modello al Parlamento canadese. Da tutta Italia ci arrivano richieste di poter aprire una pizzeria Pizzaut dove inserire e garantire un futuro lavorativo ai ragazzi autistici".
In meno di un anno Pizzaut è diventato un caso, non solo nel mondo della ristorazione. Ci sono liste d’attesa di oltre due mesi per poter trovare un tavolo la sera ("venite anche a pranzo che non ci sono problemi per mancanza di posti", ricorda Acampora). Aumentano anche i clienti da fuori Lombardia; sono tante le persone che per mangiare la pizza preparata dai ragazzi "speciali" decidono di affrontare lunghe ore di viaggio. Adesso l’entusiasmo è alle stelle: i nuovi camerieri e pizzaioli verranno formati all’Autacademy di Cinisello Balsamo. Intanto il prossimo 1 aprile ("e non si tratta di uno scherzo", assicura Acampora) il team di Pizzaut sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco.