REDAZIONE MONZA BRIANZA

Più forte di fiamme e pandemia, riapre “Rustell”

Dimostrazione di coraggio per il ristorante di specialità abruzzesi e marchigiane costretto a chiudere 2 volte

Ce l’hanno fatta. Più forti delle fiamme di un incendio, più forti della pandemia e del lockdown che avrebbe potuto stroncarli quasi sul nascere.

Ha riaperto il locale “Rustell e Montepulciano” di via Donizetti 32. "Avevamo aperto nel dicembre del 2019… e dopo tre mesi siamo finiti tutti in lockdown". Poi si erano riorganizzati, a fatica, fra asporto e aperture a singhiozzo, come tutti gli operatori del mondo della ristorazione. E quando erano pronti a riaprire, una scintilla aveva fatto scaturire un piccolo incendio nel loro ristorante… "e siamo stati costretti a chiudere di nuovo. Ma siamo positivi: i lavori sono cominciati subito". È una storia di grande tenacia (e resilienza, come si usa dire al giorno d’oggi) quella del locale aperto da Alessio Savini e Giorgia di Lorenzo, albergatori e ristoratori abruzzesi da generazioni. Lo scorso 1 giugno, un banale cortocircuito aveva fatto scaturire le fiamme nel locale. Ma non hanno ceduto alla tentazione di mollare. "Ci siamo concentrati sul fare una buona stagione, nel nostro hotel ad Alba Adriatica e nel ristorante a San Benedetto del Tronto". L’idea era comunque quella di riaprire a Monza. "L’idea di portare a Monza arrosticini e olive all’ascolana, tanto per citare alcune delle nostre specialità abruzzesi e marchigiane, era nata dopo una serata a sorseggiare Montepulciano con un nostro storico cliente monzese. E quando avevamo aperto la prima volta sembrava proprio che i clienti ci dessero ragione… prima che partisse il lockdown. Ora ci riproviamo, speriamo che stavolta la malasorte vi lasci in pace".

Fra l’altro, a marzo, Savini aprirà un altro locale, questa volta a Bergamo… Tristemente emblema della pandemia. Perché ricominciare si può. Anzi, si deve. Basta un po’ di coraggio.

Dario Crippa