Più di 250 casi di malattie professionali

In Lombardia, Anmil di Monza e Brianza evidenzia il peso delle donne di fronte agli infortuni sul lavoro. Le statistiche del 2023 e del 2024 confermano la gravità della situazione, con un focus sulle malattie professionali femminili. La funzionaria del patronato Inca lancia l'allarme su minacce alla sicurezza sul lavoro.

Più di 250 casi di malattie professionali

Più di 250 casi di malattie professionali

In occasione della giornata internazionale della donna Anmil (Associazione nazionale lavoratori e invalidi del lavoro) di Monza e Brianza racconta gli infortuni sul lavoro visti con gli occhi delle donne. Antonella Maiocchi (nella foto), assistente Inail Monza, sottolinea come in 20 anni di lavoro abbia visto una decina di infortuni gravi capitati a donne. "Ma la vicenda degli uomini infortunati – spiega la funzionaria – interrompe bruscamente la vita dell’intera famiglia e getta addosso alle donne un carico non indifferente di responsabilità, procedure per avviare prestazioni e servizi, cura dei figli spesso traumatizzati, accudimento del marito o compagno infortunato, tutelando anche il proprio lavoro. Chiedo attenzione sulla situazione in cui si trovano le donne che devono farsi carico di gravi incidenti sul lavoro dei loro compagni".

Nel 2023 su 110mila infortuni in Lombardia, ben 8000 sono successi in Brianza. Sono stati 172 gli incidenti mortali, di cui 8 nella nostra provincia. Il 2024 non comincia bene. Solo a gennaio 2024 si sono registrati 8000 infortuni, di cui 586 a Monza e Brianza. Le donne sono più soggette a malattie professionali: 3800 segnalazioni nel 2023, in Lombardia, di cui 1187 donne (il 32%). Di queste 252 sono state segnalate a Monza e Brianza. Erano 221 nel 2022, sempre nella nostra provincia. Nelle aziende tessili si tratta soprattutto di tunnel carpale, epicondilite e problemi alle cuffie dei rotatori. Federica Cattaneo, funzionaria del patronato Inca, Camera del lavoro Cgil Monza e Brianza, lancia l’allarme: "Stanno arrivando parecchi rappresentanti della sicurezza che segnalano minacce dai vertici aziendali, quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro. È molto difficile agire". C.B.